«Addio a un galantuomo»
Gandino piange Piersandro

Un impresario edile di Gandino, Piersandro Camilli, di 62 anni, è deceduto mercoledì nel primo pomeriggio per un malore che lo ha colto nei pressi di una baita nella zona tra la località Valpiana (oltre la chiesa di S. Maria degli Angeli e il Bistrot) e la Malgalunga, in zona impervia.

A quanto risulta Camilli si trovava a tavola con alcuni amici e col figlio Andrea quando si è accasciato su uno dei commensali. Il figlio ha tentato di soccorrerlo prestandogli le prime cure, ma poi ha chiamato il 118 che ha inviato sul posto l’eliambulanza e l’autolettiga della Croce Verde di Colzate.

Piersandro Camilli era titolare, insieme al figlio, dell’impresa edile Edilteco, specializzata in ristrutturazioni. Era sposato con Donatella, insegnante a Leffe, e padre di Andrea, figlio unico che era presente al momento del malore fatale. Viveva a Gandino ma, amante qual era della montagna, trascorreva parte del suo tempo nella casa posta tra i monti della Valgandino dove è avvenuta la disgrazia. Era molto amico, fin dall’infanzia, dell’attuale sindaco di Gandino, Elio Castelli, e figurava nella sua lista elettorale nella precedente amministrazione. «Era un uomo retto, onesto, un galantuomo» ha detto il primo cittadino.

I funerali saranno celebrati domani alle 15 nella basilica di Gandino, dove la salma giungerà direttamente dall’abitazione di via S. Michele, a Leffe, dove lo scomparso ha abitato e dove è stata allestita la camera ardente.

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