Gavarno ricorda Antonio Scarpellini
Esempio di altruismo e di impegno sociale

A 5 anni dalla morte, Antonio Scarpellini sarà ricordato domani a Gavarno Sant’Antonio con una Messa nell’anniversario della morte e il 2 giugno prossimo con il torneo di pallavolo in sua memoria

Antonio Scarpellini è stato un uomo di grande spicco a Gavarno e a Nembro, in molti settori della vita comunitaria. Non c’è ambito della vita sociale che non lo abbia visto protagonista: dalla vita parrocchiale (come catechista, promotore dell’Azione Cattolica, sagrista) a quella civica, come consigliere comunale, a quella sociale come consigliere dell’Avis e presidente dell’Aido, promotore di incontri per disabili e per anziani.

Nell’ambito sportivo fu segretario della Gavarnese calcio, fondatore della pallavolo Gavarno. Sull’esempio del Palio dei rioni di Nembro, diede vita a Gavarno al Palio denominato poi Festa delle contrade che, proprio quest’anno, giunge al trentesimo della fondazione. Carlo Mologni, collaboratore della parrocchia di Gavarno, lo ricorda come figura di operatore tuttofare della comunità gavarnese. L’elenco delle sue competenze ha dell’incredibile e stupisce oggi più di ieri. «Non potrò mai dimenticare, nel giorno del funerale – racconta Mologni - la scritta davanti alla chiesa dedicata a Papa Giovanni XXIII a Gavarno: «Antonio uno di noi. Il migliore di noi».

Il segreto di questa attività era uno solo, prosegue Mologni, «voleva bene alla gente, alla parrocchia, anteponeva gli altri a sé stesso. È stato un esempio di donazione assoluta di sé, un uomo di fede e di altruismo». A 5 anni dalla sua morte, racconta ancora Mologni, «vedo concretizzarsi, la speranza di un centro parrocchiale a Gavarno, in grado di promuovere attività per le famiglie, i ragazzi e gli anziani».

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