L’acqua fa litigare 38 sindaci
Braccio di ferro in Val Seriana

Un’assemblea della Comunità montana Valle Seriana molto movimentata quella di Clusone. La seduta è stata infatti segnata da momenti di tensione, colpi di scena, sospensioni del dibattito e anche un plateale abbandono della seduta da parte di 11 sindaci o loro rappresentanti - la minoranza dell’assise - tra i 35 presenti.

Il tutto è cominciato quando il presidente dell’assemblea, Claudio Cancelli, sindaco di Nembro, ha introdotto la discussione sul punto relativo alla «Programmazione e destinazione del fondo comune del Consorzio Bim del lago di Como e fiumi Brembo e Serio per gli anni 2016/2019». Un pacchetto da 2.448.000 euro, di cui oltre 1.744.000 per l’alta valle e 703 mila per la bassa.

Il sindaco di Gandellino, Flora Fiorina, ha subito chiesto - a nome dei colleghi di Albino, Aviatico, Cazzano Sant’Andrea, Cene, Colzate, Fino del Monte, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gromo, Oltressenda Alta, Selvino, Valbondione e Valgoglio - il ritiro del punto all’ordine del giorno e il suo rinvio a dopo il passaggio del voto amministrativo di domenica. Nel documento firmato dai 14 sindaci (in aula erano presenti in 13, 11 poi usciti e due che hanno votato contro) e consegnato alla presidenza della Comunità montana si lamenta «l’atteggiamento poco collaborativo della maggioranza e lo scarso coinvolgimento, da parte della stessa, negli indirizzi programmatici del prossimo triennio».

Dopo aver condannato tale atteggiamento, i sindaci firmatari del documento hanno rincarato la dose: «A questo punto è lecito supporre che gli interventi proposti siano stati dettati da opportunità politiche visto anche l’approssimarsi delle elezioni comunali che coinvolgono il 16% dei comuni facenti parte di questa assemblea, tra cui il Comune dell’attuale presidente».

Dopo una discussione, per protesta, i firmatari del documento hanno abbandonato l’aula. L’assemblea ha quindi votato il progetto di programmazione con 22 voti favorevoli e 2 contrari.

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