Memorie del terremoto
da Clusone e Osoppo

Nel volume di don Dino Pezzetta si raccontano i giorni terribili del sisma che colpì il Friuli nel 1976 e la solidarietà di Clusone, che si mobilitò per i soccorsi. Il libro viene presentato martedì 19 aprile in sala Legrenzi

Quarant’anni dopo il terremoto che nel 1976 scosse Osoppo, il Friuli e i territori circostanti, don Dino Pezzetta, 78 anni, sacerdote nato e cresciuto ad Osoppo, martedì 19 aprile alle 20,15 nella sala Legrenzi, incontrerà la Comunità di Clusone per raccontare questi 40 anni dal sisma, il rapporto tra Clusone e la cittadina friulana e presentare inoltre il suo libro «Terrae Motus 1976-2016» (Olmis edizioni).

Alla serata interverranno inoltre: Tino Gualberti, volontario della protezione civile di Clusone e nella prima delegazione ad Osoppo, Paolo Olini, sindaco di Clusone, il presidente del Circolo culturale Baradello Mino Scandella e il Responsabile della Protezione Civile di Clusone Roberto Torri. Responsabile della Tendopoli di Osoppo prima e della baraccopoli poi, don Dino Pezzetta all’indomani del sisma lasciò il suo lavoro di insegnante a Milano per dedicarsi alla sua gente, per aiutare anche in prima persona nella ricostruzione del suo paese, dedicandosi anima e corpo a questa missione e portando speranza nella disperazione, tra morti e macerie.

Il gruppo di volontari di Clusone aveva ricevuto l’incarico di coordinare non solo l’allestimento della tendopoli e baraccopoli, ma anche di organizzare il lavoro dei numerosi volontari che giungevano ad Osoppo.Da quell’esperienza, al rientro dal Friuli, alcuni volontari hanno costituito un gruppo e si sono resi disponibili ad operare in nuove emergenze, nel 1983 si è costituito ufficialmente il Gruppo di Volontari di Protezione Civile di Clusone.

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