Vandali in azione a Onore
I libri condivisi nel laghetto

«Oggi 2 gennaio si torna al lavoro e se il buongiorno si vede dal mattino, speriamo che il buon anno non si veda dal primo giorno. Ieri (1° gennaio) infatti ci siamo svegliati con la bella sorpresa di un atto vandalico che qualche arrogante giovincello (diamo per scontato che tale fosse) ha messo in atto presso il nostro parco comunale». Lo scrive in Fb Angela Schiavi, sindaco di Onore, che segnala atti vandalici contro la casetta della lettura e ai danni dei libri condivisi lanciati nel laghetto vicino al Comune.

La casetta della lettura rotta fa parte dei 12 manufatti in legno realizzati da Renzo Scandella e personalizzati da artisti locali, collocati nei 5 comuni dell’Unione della Presolana con l’obiettivo di creare libero scambio e condivisione di cultura. Da qui l’appello a ritrovare il senso civico che il primo cittadino chiede a gran voce: «In molti cittadini hanno segnalato il fatto e personalmente mi sono astenuta dal commentare pubblicamente per evitare inutili dichiarazioni, che se prive di un’adeguata ricerca sullo svolgimento dei fatti rischiano a mio dire di diventare sterili polemiche che a nulla portano se non allo “sfogo” momentaneo. Giusto, comprensibile e assolutamente condivisibile il disappunto dei miei concittadini, che ringrazio per le segnalazioni. Da qualche ora sono in corso gli accertamenti per verificare mediante le telecamere se sia possibile risalire ai responsabili in modo da intervenire mediante adeguati provvedimenti. Speriamo di poter agire a dovere. A questo punto un appello a noi adulti, in qualche modo responsabili nei confronti dei nostri ragazzi. Non servirà a granché portare alla loro attenzione il fatto, ma un momento di riflessione certamente non guasta» si legge nel commento on line del sindaco.

«La cosa pubblica è di tutti, e vedere che non solo manchi il rispetto e ci sia noncuranza per ciò che è nostro, ma che ancor più si agisca con vandalismo per puro divertimento… insomma… In un paese come Onore, facilmente chi si è trovato a far festa la notte dell’ultimo dell’anno è qualcuno che storicamente vive la nostra realtà. Fossero anche i figli di chi da anni frequenta il paese avendo casa qua, è ipotizzabile che siano persone che in qualche modo possano essere legate al nostro comune e a quanto di bello offre. Immaginiamo la scena… è veramente molto ma molto triste. Buon anno! Il sindaco».

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