«Immigrazione, serve accoglienza e il rispetto sia sempre reciproco»

Oltre 300 persone, fra italiani e immigrati dei cinque continenti presenti sul territorio bergamasco, hanno partecipato nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna alla Messa per la Festa dei popoli, presieduta dal vescovo ausiliare monsignor Lino Belotti. E proprio monsignor Belotti, ha invitato a promuovere la cultura dell’accoglienza. L’immigrazione - ha detto - non può essere considerata un pericolo per la società e per la fede, ma la presenza di persone di religione e culture diverse «non autorizza nessuno a calpestare o emarginare la nostra cultura e il nostro credo religioso».

Nella solennità dell’Epifania le parole del vescovo ausialiare sono risuonate durante una celebrazione multilingue, scandita dai canti e dai suoni di chitarre e tamburi delle diverse etnie. Il vescovo ausiliare, monsignor Belotti, ha sottolineato il valore dell’incontro e del dialogo tra diverse persone e culture. Ha sollecitato le parrocchie a promuovere opere di accoglienza, all’impegno nei gesti di aiuto fraterno per l’inserimento degli immigrati, nel rispetto dell’ordine e della sicurezza sociale e con atenzione al principio della reciprocità. Inoltre monsignor Belotti, alludendo a recenti vicende, ha richiamato con chiarezza che «la presenza di persone di religione e culture diverse non autorizza nessuno a calpestare o emarginare la nostra cultura e il nostro credo religioso. Questo non è rispetto delle altre culture e delle altre fedi religiose». 
Al termine della Messa, nell’oratorio dell’Immacolata, si è tenuto un pranzo in comune. La seconda tornata della Festa dei popoli si terrà domenica 14 gennaio, Giornata mondiale delle migrazioni, sul tema «La famiglia, parabola di comunione nella diversità». L’appuntamento è all’oratorio di Dalmine (viale Betelli, 5): dalle 14,30 alle 16,30 festa animata dai gruppi etnici. Alle 17 Messa nella chiesa parrocchiale.

(06/01/2007)

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