Tavernola, nuova casa di riposo
Raimondi: «Sarà accreditata»

È stata inaugurata dal vescovo Beschi sabato 28 novembre la nuova Residenza sanitaria per anziani «Buonomo Cacciamata 1836 onlus» di Tavernola, realizzata dall’omonima fondazione con un cospicuo ottocentesco lascito testamentario. «Oggi, come nel passato, le nostre capacità solidali, non sbandierate, sono il maggior patrimonio di cui disponiamo per garantire un futuro alle nostre comunità - ha detto il vescovo - soprattutto in tempi di difficoltà e di incertezze come quelli che le famiglie stanno vivendo. Una risorsa, la solidarietà umana, che non potrà mai essere sostituita da alcun contributo o accreditamento».

La struttura dispone di 60 posti letto, tra cui alcuni anche per i sollievi.
Il merito di tutto ciò va alla famiglia Cacciamatta e a coloro che nel corso di 173 anni hanno ben amministrato i beni, elogiati dal vescovo emerito di Brescia monsignor Bruno Foresti. «Un esempio per la collettività la famiglia Cacciamatta» ha affermato il sottosegretario alla Presidenza della Regione Marcello Raimondi, che ha inoltre garantito il proprio impegno per far sì che la Rsa, possa essere accreditata. Impegno che si è assunto anche il presidente regionale della commissione Sanità Pietro Macconi, intervenuto all’inaugurazione insieme all’assessore Mario Scotti e al consigliere Carlo Saffioti. Presenti alla cerimonia anche molti sindaci, il presidente della Provincia Ettore Pirovano e il presidente della Comunità dei laghi bergamaschi Simone Scaburri.


La Rsa, per attrezzature e impiantistica, può essere assimilata a una struttura ospedaliera.
«Oltre a sistemi di controllo computerizzati, le camere sono predisposte per il monitoraggio cardiologico con un centro ospedaliero», ha spiegato il progettista Osvaldo Sorosina.
Nella cappella della Rsa, adornata di una scultura in terracotta donata dall’artista tavernolese Gianantonio Forzanini, il parroco don Vincenzo Colosio celebrerà a dicembre una Messa in ricordo di Buonomo Cacciamatta alla cui famiglia sono dedicati i due i simboli collocati nel giardino della casa di risposo: la vecchia campana dell’ex chiesina che oggi ospita la banda, e la grotta di Lourdes che era situata nell’orto della fondazione Cacciamatta.

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