Federconsumatori diffida la Bas
Alla Tia non si aggiunge l'Iva

Federconsumatori Bergamo rende noto di avere diffidato, in data 3 dicembre u.s., Bas Omniservizi e le altre Aziende erogatrici del «servizio gas» operanti nei 47 Comuni in provincia di Bergamo dove si applica la Tia, dall’addebito dell’Iva in bolletta. La diffida fa riferimento al pronunciamento della Corte Costituzionale (sentenza n. 238 del 14 luglio 2009) con il quale la Corte ha stabilito che la Tia (Tariffa igiene ambientale) presenta tutte le caratteristiche di un tributo e che, pertanto, non è inquadrabile tra le entrate non tributarie, ma costituisce una mera variante della Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani).

La conseguenza diretta di tale pronunciamento è che alla Tia non si deve applicare l’imposta di valore aggiunto (Iva). Per i motivi esposti Federconsumatori, qualora non cessasse sin dalla prossima fattura l’addebito di tale imposta, si riserva di intraprendere ogni ulteriore iniziativa a tutela dei Consumatori (compresa un’azione inibitoria atta a costringere i gestori a rispettare la sentenza della Corte Costituzionale).

Quanto alla lettera che Bas in questi giorni sta inviando ai propri Clienti, Federconsumatori Bergamo la contesta nella forma e nella sostanza. A nostro parere è soltanto un maldestro, inutile e dilatorio tentativo di giustificare il mancato rispetto di una sentenza emessa dalla Corte Costituzionale.

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