Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 18 Dicembre 2009
Neonato morto 2 ore dopo il parto
Dodici indagati, martedì l'autopsia
Il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta sul neonato morto martedì mattina agli Ospedali Riuniti di Bergamo, Carmen Pugliese, ha iscritto sul registro degli indagati 12 persone, di cui, per il momento, non si conoscono ancora le generalità. Verrà invece eseguita martedì l'autopsia ad opera di Antonio Osculati, dell'Istituo di medicina legale di Varese.
Il neonato, primo filgio di una coppia di mapello, era deceduto poco meno di due ore dopo essere venuto alla luce agli Ospedali Riuniti di Bergamo con un parto cesareo. Il tragico episodio è avvenuto martedì mattina, attorno alle 9, quando una ventina di minuti dopo la nascita, il maschietto - primo figlio di una coppia bergamasca - ha cominciato a sentirsi male: il piccolo è andato quasi contemporaneamente in arresto respiratorio e in arresto cardiaco.
Il neonato è stato immediatamente intubato e sottoposto a terapia di rianimazione; il suo cuore ha ripreso a battere dopo una manciata di minuti, ma troppo lentamente per riuscire a superare la crisi. Purtroppo, nonostante il prodigarsi del personale medico e infermieristico, nulla si è potuto fare per strapparlo alla morte.
I primi sintomi sono stati registrati quando il neonato era ancora all'interno dell'isola neonatale dell'ospedale, dove si trovava anche il padre, in attesa di poter dare il primo saluto al suo primogenito.
Impossibile azzardare le cause della morte, forse qualche malformazione congenita, forse qualche rarissima malattia metabolica. Sembra infatti che le ecografie cui il piccolo era stato sottoposto durante la gravidanza della mamma non avessero segnalato anomalie particolari nè all'apparto cardiocircolatorio nè all'encefalo, e forse nemmeno l'autopsia riuscirà a chiarire con assoluta certezza le cause della morte.
I medici dell'ospedale, così come prevede la prassi, avranno comunque conservato una serie di campioni biologici del piccolo (sangue, pelle e altri prelievi) per effettuare ulteriori accertamenti eventualmente disposti dall'autorità giudiziaria (informata di quanto accaduto da un esposto presentato dai genitori attraverso un legale) e dai periti che si occuperanno del caso nella speranza che dall'autopsia possa emergere qualche pista da seguire per capire cosa si è scatenato subito dopo la nascita del piccolo.
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