«Bocia», arresto convalidato:
obbligo di firma dai carabinieri

Arresto convalidato per il leader della Curva Nord, Claudio «Bocia» Galimberti, finito al processo per direttissima dopo che lunedì 21 dicembre era stato rintracciato dalla polizia mentre si trovava a casa di amici, da cui aveva passato la notte. L'accusa per lui era quella di aver violato il Daspo (provvedimento che impedisce di avvicinarsi a impianti sportivi in occasione di eventi agonistici) sabato pomeriggio durante l'incontro di serie B Albinoleffe-Empoli.

Galimberti sarebbe infatti stato visto nei pressi di un bar vicino allo stadio nel momento in cui la partita era in corso. «Ero - ha spiegato al giudice il Bocia - ad aiutare la mia fidanzata che lavora nel bar vicino allo stadio». Nonostante l'opposizione del difensore, che ha sottolineato come la partita dell'AlbinoLeffe non fosse un match considerato a rischio, l'arresto è stato convalidato e per Claudio Galimberti - vista la tenuità della violazione - è stato però disposto solo l'obbligo di firma tre volte alla settimana dai carabinieri. Il processo invece è stato rinviato al 2 febbraio.

Galimberti aveva ricevuto il Daspo per gli incidenti che avevano preceduto Atalanta-Catania del 23 settembre. A lui era stato inflitto il divieto massimo previsto dalla normativa: cinque anni lontano dagli stadi, con obbligo di presentarsi alle forze dell'ordine in occasione delle partite. I provvedimenti erano scattati per altri sette ultrà orobici – tutti esponenti della Curva Nord.

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