Arrestato dopo Atalanta-Bologna
Giovane patteggia 2 mesi e 20 giorni

Ha patteggiato 2 mesi e 20 giorni, oltre a una multa di 460 euro, T. M., 18 anni (ne compirà 19 a ottobre) studente di San Giovanni Bianco, che era stato arrestato dalla Digos per violazione della normativa contro la violenza nelle manifestazioni sportive dopo la partita Atalanta-Bologna di domenica 2 maggio. Il ragazzo era stato bloccato dalle forze dell'ordine in viale Giulio Cesare con una bottiglia di birra e il volto coperto da una sciarpa.

Il lunedì successivo all'arresto era stato processato per direttissima. In tribunale il ragazzo si era difeso così: «Per l'esame di maturità sto preparando una tesi sugli ultrà, per questo mi sono avvicinato al luogo dove sono avvenuti i disordini - aveva detto -: volevo osservare anche questo aspetto negativo della tifoseria per poi descriverlo nel mio elaborato».

In quel caso il giudice aveva convalidato l'arresto e disposto la liberazione del giovane, incensurato, senza misure cautelari. Assistito in aula dall'avvocato Federico Riva, il diciottenne avrebbe raccontato al giudice di aver guardato la partita e, una volta uscito dallo stadio, di essere stato solo spettatore degli scontri in strada. Prima che scoppiassero i disordini, ha poi spiegato il ragazzo al giudice, era con due amici, uno dei quali aveva una bottiglia di birra: l'intenzione era quella di passarsi la bottiglia e bere un po' di birra ciascuno, non di lanciarla contro le forze dell'ordine come hanno fatto altri. Nella confusione però, stando sempre alla versione del giovane, i due amici sarebbero scappati e lui sarebbe rimasto solo con la bottiglia. Ha quindi ammesso di essersi coperto il volto con una sciarpa, ma ha precisato di averlo fatto per ripararsi dal fumo dei lacrimogeni.

Il processo, su richiesta della difesa, era stato quindi rinviato e lunedì mattina 17 maggio la sentenza definitiva con pena sospesa.

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