Atti vandalici sulla Madonnina
Il parroco: «È un oltraggio»

«Le nostre campane hanno suonato a lutto». Il parroco di Pontirolo, don Enrico Marelli, è sconcertato per l'atto vandalico compiuto nei confronti della statua della Madonna Immacolata, scomparsa da sabato dall'edicola che si trova all'angolo tra viale Italia e via Papa Giovanni XXIII, accanto al palazzo comunale. La statua di gesso è stata ritrovata fuori da Pontirolo «in uno stato veramente pietoso - commenta il sacerdote -, con visibili segni di violenza».

La statua era stata rubata nella notte di sabato 18 settembre: una notizia amara per la comunità di Pontirolo considerando che proprio in quei giorni era in programma la festa del Santo patrono del paese, San Michele. I ladri non hanno rotto la teca che conteneva la statua ma si sono limitati ad aprirla, forzando il coperchio. Ad accorgersi del furto è stato un dipendente del comune, nelle prime ore della mattinata di domenica 19 settembre, ma poi tanta gente di passaggio ha notato l'assenza della statuetta, una scultura in gesso che non ha un grande valore economico ma che rappresenta uno dei simboli del paese, e i pontirolesi ne sono affezionati.

Avvertiti i carabinieri di Fara d'Adda, nella giornata di martedì 21 settembre il ritrovamento della statua fortemente danneggiata. «Mi chiedo il perchè - ha continuato don Enrico Marelli -. Vedo questa azione come un oltraggio alla fede e alla cultura del nostro popolo». Per «riparare questo sacrilegio - ha detto - celebreremo una Messa mercoledì 22 alle 9 e ci porteremo in corteo alla cappella a renderne omaggio».

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