Pirovano e le alleanze per Orio
«Possibile un accordo con tutti»

Il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, in Consiglio provinciale ha precisato lunedì 4 luglio quali sono le strategie in merito alla politica di sviluppo e alleanze dell'aeroporto di Orio: «Esiste l'ipotesi di un accordo generale, non solo con Milano».

Il presidente della Provincia, Ettore Pirovano, in Consiglio provinciale ha precisato lunedì 4 luglio quali sono le strategie in merito alla politica di sviluppo e alleanze dell'aeroporto di Orio: «Ho sentito tante leggende, tante interpretazioni di articoli di giornale, di sentito dire e di incontri segreti».

«Tra bergamaschi non esistono incontri segreti, il Patto di Sindacato detiene il 69% delle azioni Sacbo e nel Patto sono rappresentati al 40% i 3 enti pubblici, Comune Provincia e Camera di Commercio mentre il restante sono banche e privati Bergamaschi. L'univoco indirizzo sempre dato dal Patto di Sindacato a chiunque abbia trattato per trovare il miglior accordo, sia tecnicamente sia politicamente, è stato quello dell'interesse della Bergamasca, prevedendo il futuro per quanto non sia facile».

«Oggi l'indirizzo non dovrebbe essere dissimile dalla teoria che stiamo utilizzando per la soluzione del problema dei rifiuti: non siamo innamorati di nessuno e cercheremo di accasarci con chi garantisce la maggiore elasticità di movimento e la tutela dell'autodeterminazione dello scalo di Orio».

«Oggi come non mai ci sono ottime probabilità di trovare un accordo che comprenda tutti. Solo il 27 giugno scorso è stato rinnovato il CdA del Catullo di Verona, che comunque ha meno della metà dei passeggeri rispetto a Orio. Orio è il terzo scalo per merci e il quarto per passeggeri. Sea continua ad essere un nostro interlocutore, ma per la prima volta negli ultimi tempi si è affacciata la possibilità di un accordo generale, non solo con Sea, non solo con Brescia, non solo con Verona».

Intanto, ennesima fumata nera, in Consiglio provinciale, per la discussione sull'aeroporto. Il documento di Sinistra per Bergamo e Pd è stato rinviato un'altra volta, forse alla seduta del 18 luglio. La sospensione del documento era già avvenuta nel dicembre scorso: è quindi da almeno sette mesi che è all'ordine del giorno, ma continuamente rinviato, anche per problemi interni alla maggioranza che teme nuove spaccature (dopo quella su Abm) nel voto.

Azzeramento dei voli notturni con scalo all'aeroporto di Orio al Serio, centraline fisse sul territorio per verificare l'inquinamento acustico e ambientale e studio sulla salute dei cittadini residenti nelle aree a ridosso dello scalo. Sono alcuni degli impegni per l'amministrazione provinciale elencati nel documento.

Come ha spiegato il consigliere Matteo Rossi (Pd): «Proponiamo al Consiglio di impegnare il presidente e la Giunta a farsi carico presso Sacbo di sei iniziative concrete condivise dai sindaci». Almeno alcuni dei punti sembravano inizialmente condivisi a livello trasversale dai due schieramenti. Come la questione dell'inquinamento acustico o l'adozione di iniziative - da parte di Sacbo, società di gestione dello scalo - per mitigare le ricadute negative per i residenti. Ma è anche vero che, neppure nel centrosinistra, il documento avrebbe avuto il benestare nella sua interezza. Il risultato? Il documento sarà discusso nel corso della prossima seduta. A porte chiuse, i capigruppo hanno quindi deciso di congelare l'ordine del giorno. Ma non fino alla fine delle trattative. Il tema Orio tornerà in aula il 18 luglio.

«Dall'aeroporto proviene il 7% del Pil del territorio bergamasco, 4 mila sono le persone a cui l'aeroporto dà lavoro e 12 mila sono gli addetti dell'indotto»: il consigliere Matteo Rossi, che ha presentato il documento, non ha messo in dubbio l'importanza economica dello scalo. Ma guardando dal punto di vista dell'ambiente, ha chiesto – a nome del partito e di Sinistra per Bergamo – l'impegno di via Tasso su sei punti.

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