Riuniti, c'è un nuovo primario
Andrea Bruno alla Medicina Nucleare

Andrea Bruno è il nuovo primario della Medicina Nucleare degli Ospedali Riuniti: è stato tra i primi specialisti in Italia a usare la Pet, strumento utilizzato soprattutto per valutare la stadiazione dei tumori e l'efficacia delle cure oncologiche.

Andrea Bruno, 57 anni, è il nuovo primario della Medicina Nucleare degli Ospedali Riuniti. Veneziano d'origine, ha conseguito la laurea in Medicina e la specializzazione in Medicina Nucleare all'Università di Padova. Ha cominciato la sua carriera a 26 anni all'Ospedale di Pordenone, per poi trasferirsi a Milano, dove ha lavorato al San Raffaele e al Policlinico. Qui ha ricoperto l'incarico di responsabile del servizio di tomografia, per poi essere nominato nel 2002 primario della Medicina Nucleare dell'Istituto Di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCSS) MultiMedica di Sesto San Giovanni, ruolo che ha mantenuto fino a pochi mesi fa, quando è stato nominato direttore agli Ospedali Riuniti di Bergamo.

Autore di più di 150 pubblicazioni, Andrea Bruno è stato tra i primi specialisti in Italia a usare alla fine degli anni ‘90 la Pet, strumento che consente di indagare l'attività metabolica degli organi e per questo utilizzato soprattutto per valutare la stadiazione dei tumori e l'efficacia delle cure oncologiche, ma anche per studiare patologie neurologiche e cardiache. La macchina a disposizione degli Ospedali Riuniti è tra le più moderne, in grado di combinare le immagini morfologiche date dalla TAC con quelle funzionali restituite dalla Pet.

«A Bergamo ho trovato un ambiente molto stimolante e collaboratori competenti e professionali, come mi aspettavo da uno dei 5 grandi ospedali della Lombardia, che esegue migliaia di prestazioni di medicina nucleare ogni anno e che è tra i più importanti centri di cardiologia nucleare in Italia per la quantità e qualità dell'attività svolta – ha commentato Andrea Bruno -. La tecnologia è una componente fondamentale del nostro lavoro, ma altrettanto importante è la preparazione e l'esperienza degli operatori che utilizzano queste macchine così sofisticate e che ne interpretano i risultati. Il connubio tra questi due fattori ha portato la Medicina Nucleare dei Riuniti a essere punto di riferimento per i medici di assistenza primaria e per molti specialisti interni ed esterni all'ospedale di Bergamo che inviano i pazienti ai Riuniti per avere risposte accurate a quesiti diagnostici spesso molto complessi».

Quatto gli ambiti che Andrea Bruno intende potenziare durante il suo mandato: rafforzare l'utilizzo clinico della Pet/Tc in ambito oncologico; creare percorsi di diagnosi e cura dedicati per i pazienti con problemi alla tiroide, in collaborazione con l'Endocrinologia; rendere ancora più diffuso e appropriato il ricorso ad accertamenti di medicina nucleare nei percorsi clinici dei pazienti cardiopatici; ampliare il settore terapeutico della medicina nucleare dei Riuniti, unico centro in provincia di Bergamo dotato di una degenza protetta.

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