«Anche voi siete pescatori di uomini»
Il vescovo Beschi dagli anziani del Gleno

«Forse la vostra prova più grande è stato lasciare la vostra casa. Non subite questa condizione, ma fatela vostra. Anche voi sarete pescatori di uomini». Il vescovo Beschi si è rivolto agli anziani della casa di riposo di via Gleno.

«Forse la vostra prova più grande è stata il momento in cui avete lasciato la vostra casa, il vostro ambiente e i vostri cari con dispiacere, oppure con un distacco subito con tanto dolore. Non subite questa condizione, ma fatela vostra, vincetela, donando amore, consolazione, speranza e affetto agli altri ospiti. Così anche voi sarete pescatori di uomini, come dice il Vangelo che liberano da tristezza, malinconia e rassegnazione». Con queste parole accorate e intense il vescovo monsignor Francesco Beschi si è rivolto agli anziani della casa di riposo-Fondazione Maria Ausiliatrice di via Gleno, dove si è recato per la tradizionale Messa di inizio anno, celebrata per i gli anziani ospiti, i responsabili, il personale, le religiose e i volontari della struttura.

Attualmente, la casa di riposo accoglie circa 500 anziani ospiti, nella stragrande maggioranza non più autosufficienti. Fra i presenti c'erano Miro Radici, Fabrizio Lazzarini e Laura Panseri, rispettivamente presidente, direttore generale e direttore amministrativo della Fondazione. Il vescovo ha ripreso il Vangelo del giorno (Gesù Cristo chiama i primi discepoli dicendo loro che li avrebbe fatti pescatori di uomini), ricordando anche la tragedia della nave affondata nei giorni scorsi all'isola del Giglio. «Soprattutto con l'età, i giudizi, i pensieri e i discorsi diventano pieni di amarezza e tristezza. Le parole rivolte da Gesù Cristo ai primi discepoli le rivolge a ogni uomo in qualsiasi stagione della vita - ha detto ancora monsignor Beschi -. Anche i volontari della nave affondata sono pescatori di uomini, perché hanno pescato, cioè salvato le persone, oppure hanno recuperato i loro corpi. Anche voi potete pescare in questa casa di riposo, realtà molto vasta e importante per la nostra città, pescando chi vive nella fatica, dolore, prova e malattia. Quando avvicinate qualcuno per ascoltarlo e aiutarlo, siete pescatori di uomini. Anche in questa casa di riposo, i responsabili, il personale e i volontari sono pescatori di uomini, perché pescano nelle vostre tristezze e fatiche cercando di liberarvi dalla situazione. Anche voi potete pescare in questa casa di riposo, realtà molto vasta e importante per la nostra città, pescando chi vive nella fatica, dolore, prova e malattia».

Carmelo Epis

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