Affittopoli, parla un inquilino «abusivo»:
«Il Comune si è scordato l'affitto»

Abitava in una casa del Comune ma non aveva ancora firmato il contratto e non gli è mai arrivato un bollettino per pagare l'affitto. Ora risulta irregolare. Nella vicenda affittopoli una storia: «E adesso devo andarme e sono considerato abusivo».

«Premetto che non ho la Porsche Cayenne nel box. Anzi, l'auto io non ce l'ho proprio. Ne ha una mia moglie, vecchia di 13 anni, l'unica che può permettersi con mille euro al mese». Preferisce non comparire con nome e cognome. È giovane, disoccupato e da quasi un anno abita una casa comunale da «abusivo». Suo malgrado, giura. Sonia Rigoletto, l'ex responsabile dell'Ufficio alloggi di Palafrizzoni indagata nell'inchiesta su Affittopoli, non l'aveva mai vista e conosciuta prima della primavera scorsa, quando lei gli aveva consegnato le chiavi di un appartamento di Città Alta senza che il contratto di locazione fosse sottoscritto.

«S'è mostrata sensibile al mio problema, di lei non posso dire nulla. Anzi, una cosa sì: che non mi ha mai chiesto niente in cambio», precisa l'inquilino. Il problema è che, poi, la firma sulla pratica di assegnazione non è mai arrivata, fors'anche perché nel frattempo è scoppiato il caso. E così lui ora risulta irregolare, uno che in tutti questi mesi non ha versato un euro di affitto. «Ma non è per colpa mia - ribatte -. Il canone lo pagherei, ma i bollettini non me li hanno mai spediti». Lui è uno di quelli convocati dalla Guardia di finanza e sentiti come testimoni. E ora il Comune, che pure qualche mese fa l'aveva giudicato meritevole di un tetto, rivuole indietro l'immobile. Che lui, tra l'altro, aveva provveduto a risistemare («La casa è in una bella zona, ma in condizioni pietose»), ingaggiando di tasca propria imbianchino, idraulico e caldaista: «Totale, 6.000 euro, che sto restituendo a fatica a chi me li ha prestati. Se mi sbattono fuori, chi mi ridà quei soldi?».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 14 febbraio

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