Disabili e centri socio-educativi
I «tagli» ne fanno settori a rischio

Se dal Pirellone non arriveranno buone notizie, nel 2012 a livello provinciale verranno a mancare circa 10 milioni di euro legati ai tagli del Fondo nazionale sulle politiche sociali, del Fondo nazionale non autosufficienti e del Fondo sociale regionale.

Se dal Pirellone non arriveranno buone notizie, nel 2012 a livello provinciale verranno a mancare circa 10 milioni di euro legati ai tagli del Fondo nazionale sulle politiche sociali, del Fondo nazionale non autosufficienti e del Fondo sociale regionale.

Per l'ambito territoriale 1 – che oltre al Comune di Bergamo comprende anche Torre Boldone, Sorisole, Gorle, Orio al Serio e Ponteranica – significherà circa 1,7 milioni di euro in meno e a Palafrizzoni i nodi sono già venuti al pettine.

Proprio in questi giorni l'assessore alle Politiche sociali Leonio Callioni è alla disperata ricerca dei 280 mila euro indispensabili a garantire la gestione dei centri diurni disabili e dei centri socioeducativi nei prossimi mesi: essendo legati ai tagli su altri fronti, nel bilancio non sono stati infatti previsti.
E questi sono i soldi che mancano.

Quelli che invece ci sono e non si riescono a spendere sono i fondi che la Regione ha stanziato lo scorso settembre per sostenere progetti sulla disabilità grave al fine di favorire l'assistenza domiciliare. Su un totale di un milione e 900 mila euro attualmente ne sono stati assegnati solo 600 mila, al punto che la scadenza del bando, inizialmente fissata al 31 marzo è stata prorogata alla fine del 2012.


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