Scuola, la Gdf snida i panini «in nero»
Ma cosa succede nella Bergamasca?

Pizzette e panini «in nero», venduti all'interno delle scuole, senza emissione di scontrino fiscale. Sono circa i 80 i casi scoperti durante un'operazione anti-evasione dalla Guardia di Finanza di Pesaro. Ma se i controlli li facessero a Bergamo? Commenta

Pizzette e panini «in nero», venduti all'interno delle scuole, senza emissione di scontrino fiscale. Sono circa i 80 i casi scoperti durante un'operazione anti-evasione dalla Guardia di Finanza di Pesaro, che ha applicato sanzioni per 40mila euro complessivi.

Le violazioni sono state contestate ai responsabili delle ditte pesaresi preposte alla vendita presso le varie scuole. Le Fiamme Gialle ipotizzano per ciascun rivenditore un ricavo «in nero» giornaliero di circa 400 euro per ogni istituto scolastico e un guadagno intorno agli 8.000 euro mensili.

La Guardia di Finanza di Pesaro - ha dichiarato - intende mantenere alta l'attenzione nel settore della refezione scolastica, dove si annidano sacche di evasione, apparentemente piccole, ma che assumono proporzioni notevoli per il quotidiano coinvolgimento di una vasta platea di clienti.

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