Il melone si semina a Pasqua
E a Calvenzano è buonissimo

A Calvenzano, per procedere alla semina dei meloni, era talmente scontato che ci si dovesse orientare con la fase lunare seguita al plenilunio dell'equinozio di primavera (qualche anno coincide con il periodo pasquale) che nessuno aveva mai pensato di metterlo per iscritto.

A Calvenzano, per procedere alla semina dei meloni, era talmente scontato che ci si dovesse orientare con la fase lunare seguita al plenilunio dell'equinozio di primavera (qualche anno coincide con il periodo pasquale) che nessuno aveva mai pensato di metterlo per iscritto. È stata una casualità a riportare a galla il senso di una tradizione antica: i semi dei meloni si mettono a dimora quando arriva la luna della Pasqua, un periodo che va dall'inizio della Settimana Santa alla fine della settimana successiva. I più radicali sostenitori di questo precetto agricolo asserivano che il raccolto sarebbe stato più generoso e più soddisfacente se la semina fosse stata portata a termine soprattutto il Giovedì e il Venerdì Santi.

«È talmente radicata la convinzione – ha spiegato il segretario della Cooperativa agricola, Fabrizio Messaggi – che nessuno lo ha messo in dubbio e la tradizione è divenuta una cosa tanto naturale da non doverne in alcun modo dubitare. È sempre andata così. E anche quando noi della Cooperativa abbiamo ereditato tecniche di selezione delle sementi, certamente migliorate rispetto al passato, non ci siamo mai chiesti se nella tradizione ci fosse qualcosa che andava rivisto. Noi selezioniamo le sementi, le cataloghiamo per annata, per grado zuccherino e per peso dei meloni da semente». 

Per ora va detto che la stagione 2011 è andata alla grande non solo per i 30 quintali raccolti, ma anche perché la gradazione zuccherina ha raggiunto i valori nei quali si sperava da anni. Dai quattro gradi del 2002, quando si cominciò seriamente a puntare sul rilancio del «popone d'oro», si è giunti nel 2011 a un valore 10 sulla scala di gradazione (sei gradi in più in dieci anni). Segno evidente che le migliorie apportate nella coltivazione del melone retato di Calvenzano, che ha conquistato per decenni, il mercato milanese e i palati raffinati d'oltralpe, sono andate a buon fine.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo dell'8 aprile

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