Poliziotti gratis su bus e treni:
l'obiettivo è maggiore sicurezza

I rappresentanti delle forze dell'ordine viaggeranno gratis su treni, bus e metro, ma in caso di necessità saranno chiamati a intervenire. È il senso dell'accordo, per aumentare la sicurezza, firmato da Regione, forze dell'ordine e associazioni del trasporto pubblico locale.

Un accordo per aumentare la sicurezza non solo di chi usa i mezzi pubblici locali per spostarsi, ma anche di chi, sui mezzi, ci lavora. Lo hanno firmato il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e gli assessori Raffaele Cattaneo (Infrastrutture e Mobilità) e Romano La Russa (Protezione civile, Polizia locale e Sicurezza) con i rappresentanti dei corpi delle forze dell'ordine (polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, guardia forestale e polizia locale) e le associazioni del trasporto pubblico locale (A.n.a.v. Lombardia, A.s.s.t.r.a. Lombardia, Trenord e Navigazione Lago d'Iseo).

L'ACCORDO
Si tratta del rinnovo di un'intesa già avviata nel 2010, che prevede la circolazione a titolo gratuito sui mezzi del trasporto pubblico degli agenti e ufficiali delle forze dell'ordine, nei giorni in cui non effettuano servizio di pubblica sicurezza. A fronte di ciò gli interessati, dopo essersi obbligatoriamente presentati al personale di bordo, si impegnano a fornire assistenza in caso di necessità di accertamento di identità o per interventi di ripristino dell'ordine pubblico.

IL CONTRIBUTO PER LE AZIENDE DI TRASPORTO
In considerazione degli effetti positivi già ottenuti, Regione Lombardia si impegna a sostenere per il triennio 2012-2014 le Aziende di trasporto con uno stanziamento annuale fino a 6,1 milioni di euro.

INVESTIMENTI NONOSTANTE I TAGLI
"E' sintomatico che questo accordo - ha spiegato Formigoni - venga firmato proprio nel giorno in cui è stato pubblicato il decreto del governo che taglia drasticamente le risorse per il trasporto pubblico locale. L'ho voluto firmare comunque, per garantire più sicurezza ai cittadini e ai lavoratori e perché, nel contempo, mi appresto a incontrare a Roma il presidente del Consiglio Mario Monti".

Formigoni ha comunicato di aver detto sì a "tagli razionali" delle risorse. "Sulla sanità - ha detto -, nonostante i tagli, garantiremo il servizio, ma sul trasporto pubblico la situazione è molto pesante. Ci tagliano 250 milioni in 2 anni e questo significa che dovremo moltiplicare per 10 il biglietto o diminuire le corse dei treni". Il presidente si è quindi domandato "come faranno i pendolari ad andare al lavoro e gli studenti a scuola se si dovesse essere costretti a tagliare di 1/3 le corse?".

"Prenderanno la macchina? E' impossibile - ha concluso -. Questo taglio è irrazionale e voglio lottare con i colleghi presidenti di Regioni per cambiarlo, perché i servizi ai cittadini non vanno diminuiti".

PREVENIRE PER NON PAGARE DI PIÙ DOPO
Il senso dell'intesa è stato spiegato dall'assessore Cattaneo, che ha anche risposto a chi ha parlato della possibilità che la Forze dell'Ordine viaggino "a babbo morto". "Proprio nelle premesse del testo - ha sottolineato - abbiamo scritto che le Forze dell'Ordine possano viaggiare gratuitamente sui mezzi a condizione che gli interessati si presentino al personale di bordo e, all'occorrenza, forniscano assistenza in caso di necessità di accertamento di identità o per interventi di ripristino dell'ordine pubblico".

L'obiettivo dunque è chiaro: garantire non solo maggior sicurezza in quanto tale, ma anche maggior percezione della stessa. Anche di recente, infatti, non sono stati infrequenti gli episodi di violenza sia nei confronti del personale di bordo che dei passeggeri. Cattaneo ha evidenziato come questo processo virtuoso abbia dei costi "che, però, ci auguriamo vadano ad abbattere quelli che le società di trasporto si trovano ad affrontare per fronteggiare atti di vandalismo".

E, solo nello scorso anno, ad esempio, la sola Trenord ha speso ben 12 milioni. Ecco spiegato perché si tratta di un investimento. L'assessore ha anche aggiunto che i 6,1 milioni di euro sono "la cifra massima che verrà conguagliata a fine anno dopo una mappatura precisa del funzionamento del servizio".

LA NOVITÀ
E' stato l'assessore Romano La Russa a illustrarla, spiegando come "per la prima volta siano compresi nell'accordo anche gli appartenenti alla polizia locale".

"Un riconoscimento fondamentale - ha detto - per il ruolo che i nostri agenti quotidianamente svolgono a tutela dell'ordine pubblico. Un aumento significativo del personale, quindi, che sarà in grado di offrire più sicurezza a tutti quei cittadini che ogni giorno viaggiano sui mezzi pubblici locali e regionali. Dopo i recenti episodi di microcriminalità avvenuti sui treni regionali e sugli autobus di linea, il coinvolgimento della Polizia locale rappresenta una prima, concreta risposta alla delinquenza e alle attività illegali".

I FIRMATARI
Oltre al presidente Formigoni e agli assessori Cattaneo e La Russa, hanno firmato l'intesa Franco Renzetti (direttore Direzione interregionale Lombardia - Emilia Romagna Polizia di Stato), Marco Scursatone (comandante Legione Carabinieri Lombardia), Renato Maria Russo (comandante regionale Guardia di Finanza), Fabrizio Rinaldi (direttore Aggiunto Ufficio Organizzazione e Relazioni del provveditorato regionale Amministrazione penitenziaria), Andrea Fiorini (vice Comandante regionale Corpo forestale dello Stato), Silvano Barberi (Comandante del Dipartimento regionale dei Vigili Del Fuoco), Massimo Locatelli (presidente Anav), Gianni Scarfone (presidente Asstra), Giuseppe Biesuz (amministratore delegato di Trenord) e Pier Giuseppe Ziliani (presidente Navigazione Lago d'Iseo s.r.l.).

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