Acli, Cisl e Confcooperative:
«Un'altra Lombardia è possibile»

Al termine di un incontro tenutosi nella mattinata di lunedì 15 ottobre sull'attualità economica e politica regionale, il segretario generale della Cisl Lombardia, Gigi Petteni, il presidente delle Acli Lombardia, Giambattista Armelloni, il presidente di Confcooperative Lombardia, Maurizio Ottolini, esprimono la più viva preoccupazione per la crisi politica che ha investito con inusitata gravità la Regione.

«La crisi economica e sociale impone tempi brevi per affrontare con efficienza ed efficacia i temi non rinviabili dell'occupazione, della riforma dello stato sociale, del recupero di valori etici per una politica che sembra essersene irrimediabilmente dimenticata - affermano Petteni, Armelloni e Ottolini -. Viceversa la Lombardia, regione trainante del processo di ripresa del Paese, rischia di subire una lunga stasi ed una pericolosa mancanza di guida politica ed istituzionale che non si può permettere».

«La Lombardia ha bisogno di un governo autorevole e deve recuperare il ruolo, che per molto tempo le è stato riconosciuto, di essere unitamente alla regione più efficiente, la capitale morale dell'Italia - proseguono -. Ove un recupero di autorevolezza e piena operatività non fosse possibile a breve ritengono indispensabile il sollecito ritorno alla sovranità popolare».

In questo quadro, sulle ceneri di una crisi politica senza precedenti, Cisl, Acli e Confcooperative Lombardia sostengono che un'altra Lombardia è possibile dando vita ad una nuova stagione nella quale: il ripristino dei principi costituzionali si armonizzi con una piena valorizzazione dei corpi intermedi; si rilanci la democrazia, con una nuova responsabilità sul piano della competenza e dei valori dei soggetti che si candidano alla guida dell'Italia e della Lombardia; si concilino i progetti di risanamento e di crescita economica con adeguate politiche sociali ed occupazionali.

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