Riuniti-creditori, arriva la Finanza
Guerra sui documenti dei collaudi

Quando apre il nuovo ospedale di Bergamo? «Una data precisa la fornirò solo quando tutto sarà pronto, mancano collaudi e accreditamento Asl, e i tempi per questi due atti non posso certo dettarli io. Posso dirvi che stiamo lavorando alacremente perché l'ospedale apra entro la fine di quest'anno».

Il direttore generale degli Ospedali Riuniti di Bergamo Carlo Nicora ha esordito così davanti ai consiglieri della II Commissione di Palazzo Frizzoni che a settembre avevano chiesto l'incontro.

A dicembre non manca molto, e se i lavori sono pressoché ultimati, in particolare quelli richiesti dai collaudatori, i problemi sul tappeto sono ancora diversi. I più recenti emergono quando Claudio Crescini, consigliere Pd, tocca il tasto delle imprese non pagate che hanno lavorato in subappalto alla Dec Spa di Bari (titolare dell'appalto, oggi in concordato preventivo) al nuovo ospedale. «L'Azienda ospedaliera ha già detto che non può anticipare i soldi che la Dec deve a queste aziende perché la procedura sarebbe illegale – ha evidenziato Crescini – . Ma centinaia di lavoratori che rischiano di non poter più mantenere le loro famiglie. L'ospedale non fa niente? E alcune di queste ditte hanno detto che non rilasceranno i certificati di corretta posa se non pagati. Come si fa ad aprire senza questi certificati?».

Carlo Nicora non esita: «Su questi argomenti io non parlo, sono oggetto di indagine: venerdì 9 la Finanza si è presentata in azienda e ci ha chiesto documenti di vario genere perché la Lia (Liberi imprenditori associati di Bergamo, l'associazione che assiste le ditte creditrici ndr) ha presentato un esposto».

La questione creditori sembra inasprirsi: la Finanza sta allargando i controlli , mentre i Riuniti hanno scelto di adire le vie legali per ottenere i documenti necessari ai collaudi. E queste non sono le uniche contese.

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