Sacbo incontra i parlamentari
«Decreto sviluppo? Ecco i rischi»

Riunione interlocutoria, ma «utile e proficua» quella fra i vertici Sacbo e i parlamentari «sensibilizzati sugli effetti che le norme del decreto sviluppo potrebbero produrre» e che qualcuno ha già definito anti-Ryanair.

Riunione interlocutoria, ma «utile e proficua» quella fra i vertici Sacbo e i parlamentari «sensibilizzati sugli effetti che le norme del decreto sviluppo potrebbero produrre» e che qualcuno ha già definito anti-Ryanair e di fatto obbliga la low cost irlandese a pagare in Italia i contributi e le tasse riferiti ai dipendenti italiani.

Le ricadute sull'aeroporto di Orio al Serio sono a questo punto intuibili. Michael O'Leary potrebbe avere in mente qualche colpo per controbattere al giro di vite del Governo Monti. C'è in ogni caso l'oggettivo rischio che diminuisca in modo radicale la presenza di Ryanair in Italia, e pertanto anche a Orio.

Al confronto a Orio hanno preso parte i vertici di Sacbo - il presidente Miro Radici e il dg Andrea Mentasti - e una delegazione di parlamentari con i quali si è appunto discusso delle possibili ricadute legate ai provvedimenti legislativi contenuti nell'articolo 38 del decreto sviluppo.

«Sacbo - si legge in una nota della società di gestione dell'aeroporto di Orio  - definisce utile e proficuo il confronto, svoltosi in un clima di forte interesse. Alla riunione, a cui hanno preso parte anche il vicesindaco di Bergamo Gianfranco Ceci e il presidente della Provincia di Bergamo, Ettore Pirovano, sono intervenuti i parlamentari Gabriele Cimadoro, Nunziante Consiglio, Gregorio Fontana, Alessandra Gallone, Savino Pezzotta, Sergio Piffari».

«I parlamentari presenti, come quelli impossibilitati a partecipare ma informati del carattere della riunione e che si sono detti disponibili a condividerne i contenuti, sono stati sensibilizzati sugli effetti complessivi che le norme in via di approvazione da parte delle due Camere potrebbero produrre».

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