Vede i ladri sotto casa: spara
Ucciso un romeno di 40 anni

Omicido, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 novembre, alla periferia di Caravaggio, dove il titolare di un negozio di prodotti agricoli e di giardinaggio  ha ucciso uno dei ladri che gli stavano svaligiando il locale. Tutto è avvenuto verso le 3.

Omicido, nella notte tra sabato 24 e domenica 25 novembre, alla periferia di Caravaggio, dove il titolare di un negozio di prodotti agricoli e di giardinaggio ha ucciso uno dei ladri che gli stavano svaligiando il locale. Tutto è avvenuto verso le 3. 

A quell'ora il titolare - Angelo Cerioli, un 50enne incensurato di Caravaggio - ha sentito forti rumori provenire dal negozio di articoli di giardinaggio, in via Mozzanica, che si trova sotto la sua abitazione. Qui i ladri, sembra fossero in due, stavano prendendo a mazzate la vetrina. Affacciatosi per vedere cosa stesse accadendo, l'uomo - che prima di uscire aveva preso una pistola regolarmente denunciata - ha visto la banda di delinquenti al lavoro.

Per farli desistere, l'uomo ha esploso un paio di colpi di pistola in direzione dei ladri. I due proiettili hanno colpito alla schiena uno della banda - un 40enne di origini romene con precedenti per furto -, uccidendolo sul colpo. Il 50enne ha chiamato l'ambulanza del 118, ma lo staff medico non ha potuto che constatare il decesso del delinquente. Sembra che i due ladri fossero disarmati.

Poco dopo sul posto sono giunti i carabinieri. Lo sparatore è stato trasferito nella caserma dei militari di Treviglio per ricostruire l'esatta dinamica della vicenda. Il pm incaricato del caso è Gianluigi Dettori che ha già fissato per lunedì 26 l'autopsia del 40enne romeno. Il 50enne di Caravaggio per il momento è accusato di omicidio volontario, ma il pm sta vagliando la sua posizione.

Verso mezzogiorno è arrivato anche il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Antonio Bandiera, che però ha preferito non rilasciare dichiarazioni. Il 50enne - molto conosciuto in paese - avrebbe raccontato ai carabinieri che era tutto buio, ha sentito rumori, si è spaventato e ha sparato i due colpi soltanto a scopo di intimidazione. Cerioli in quel momento era a casa con la moglie e le due figlie studentesse.


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