«Dumitru non era un deliquente»
Ma Caravaggio resta con Cerioli

Nullaosta alla sepoltura ma non all'espatrio della salma in Romania, né tantomeno alla cremazione o all'utilizzo del corpo per scopi scientifici. Il pm Gianluigi Dettori vuole che la salma di Dumitru Baciu, il romeno di 43 anni ucciso a Caravaggio sabato notte, resti in Italia.

Nullaosta alla sepoltura ma non all'espatrio della salma in Romania, né tantomeno alla cremazione o all'utilizzo del corpo per scopi scientifici. Il pm Gianluigi Dettori vuole che la salma di Dumitru Baciu, il romeno di 43 anni ucciso a Caravaggio sabato notte, resti in Italia. Questo per rendere possibili le perizie balistiche su cui, evidentemente, si giocherà il processo a carico del negoziante.

Il magistrato ieri ha conferito l'incarico della perizia balistica ai Ris di Parma. Il difensore della famiglia Baciu, l'avvocato Francesco Ferreri del Foro di Monza, nominerà nei prossimi giorni il proprio consulente.

«Baciu non era un pluripregiudicato, aveva solo un precedente di poco conto per tentato furto – prosegue il legale –. Era un padre di famiglia che aveva perso il lavoro e doveva mantenere la moglie e due figli (di 18 e 11 anni)». Baciu aveva lasciato la Romania otto anni fa e aveva trovato lavoro prima in Puglia e poi a Milano, in una cooperativa di facchinaggio che ha chiuso l'anno scorso. Senza soldi e senza lavoro, Baciu ha trovato ospitalità da alcuni connazionali, poi il tentato furto e la condanna con pena sospesa. 

Angelo Cerioli intanto resta chiuso nel silenzio: non se la sente di parlare di quella drammatica notte e resta in attesa di essere interrogato dal gip per la convalida.

Intanto Caravaggio è pronta a scendere in piazza per manifestare a sostegno di Angelo Cerioli. Sono molti in questi giorni i semplici cittadini, membri di gruppi e associazioni che stanno chiedendo al Comune di organizzare una fiaccolata pubblica per far sentire la loro vicinanza al commerciante di prodotti e macchine agricole.

A rivelarlo è il sindaco Giuseppe Prevedini il quale però, almeno per il momento, frena. Il primo cittadino oggi ha in programma di recarsi in visita da Cerioli, nella sua abitazione in via Mozzanica: «Voglio sentire anche il suo parere in merito. Non vorrei che una manifestazione pubblica possa scaldare gli animi e finire così per essere per lui solo controproducente».

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