Fagiuoli: «Ora siamo senza scuse
Partiamo dalle professionalità»

Stefano Fagiuoli, responsabile dell'Unità di gastroenterologia, si è presentato al nuovo ospedale con due bottiglie magnum di champagne, «una per festeggiare in reparto, una per gli infermieri. Siamo a metà dell'opera, ma che opera! Ora non ci sono più scuse».

Stefano Fagiuoli, responsabile dell'Unità di gastroenterologia, ieri si è presentato al nuovo ospedale con due bottiglie magnum di champagne, «una per festeggiare in reparto, una per gli infermieri. Siamo ancora a metà dell'opera, ma che opera! Ora non ci sono più scuse».

In che senso non ci sono più scuse?

«Bisogna partire dall'eccellenza degli Ospedali Riuniti: professionalità, capacità che non hanno eguali, a confronto di tanti altri ospedali d'Italia e direi anche d'Europa. E posso ben dirlo senza essere accusato di autocompiacimento perché vengo da fuori, non sono nato in questo ospedale ma ci sono stato chiamato e l'eccellenza l'ho trovata, l'ho vista, la vivo. Ora ci siamo trasferiti, in una struttura eccellente, con strumentazioni d'avanguardia, ora non ci sono più scuse. Faremo grandi cose».

Sembra quasi che lei le abbia dietro l'angolo, queste grandi cose.
«L'ho detto, in questo ospedale si fanno già le grandi cose. Molte, moltissime. Noi, comunque, per partire con i trapianti qui siamo già pronti: proprio questa mattina (ieri ndr), abbiamo già "listato" un paziente che, con una disponibilità di organo, potrebbe essere già trapiantato. E abbiamo già anche quattro bimbi in lista di semiemergenza per un trapianto. Sono davvero poche le Aziende ospedaliere in grado di muoversi così, a questi livelli di competenze, intelligenze, capacità professionali».

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