Emergenza profughi, promessa:
«Nessuno in mezzo alla strada»

È rientrata nella normalità la situazione a Villa Amadei in via San Bernardino, dopo i disordini di venerdì scorso che hanno visto protagonisti alcuni profughi, preoccupati per la propria sorte dopo il 31 dicembre, quando finirà l'«Emergenza Nord Africa».

È rientrata nella normalità la situazione a Villa Amadei in via San Bernardino, dopo i disordini di venerdì scorso che hanno visto protagonisti alcuni profughi, preoccupati per la propria sorte dopo il 31 dicembre, quando avrà termine l'«Emergenza Nord Africa» e la loro «gestione» passerà dalla Protezione civile al ministero degli Interni e, quindi, alle Prefetture locali.

I profughi che hanno protestato, provenienti dalla Libia oltre un anno e mezzo fa, sono originari di Nigeria, Burkina Faso, Mali e Costa d'Avorio. Gli stranieri hanno causato danni alla struttura creando tensioni fino a rendere necessario l'intervento delle forze dell'ordine.

Dalla Caritas arriva ora un messaggio chiaro e rassicurante: «Nessuno verrà lasciato in mezzo a una strada - afferma don Claudio Visconti, direttore della Caritas diocesana -. Siamo disponibili ad aiutare chi abbia progetti ben precisi di ricongiungimento con amici o familiari e a condividere percorsi per il futuro. Certo è che non abbiamo soldi da dare a nessuno».

L'ospitalità è di sicuro garantita per altri due e tre mesi, almeno fino alla primavera; dal ministero degli Interni comunque è arrivata una circolare con l'indicazione di prolungare l'ospitalità fino al 28 febbraio. «È totalmente infondata – ribadisce Bruno Goisis, responsabile della Comunita Ruah che gestisce Villa Amadei – la notizia che la Caritas diocesana consegni ai profughi ospitati del denaro. Una trentina di persone venerdì è arrivata a chiedere anche 3-4 mila euro. I profughi hanno pensato che spetti loro casa e lavoro, in virtù del fatto di aver ottenuto un permesso di soggiorno per motivi umanitari, riconosciuto a tutti due settimane fa».

In realtà le persone accolte dalla Caritas ricevono vitto, alloggio, assistenza medica, legale, 75 euro al mese e due euro e cinquanta centesimi al giorno. «Gli agenti hanno gestito in modo esemplare con grande professionalità la situazione critica di venerdì e la vigilia di Natale sono stati presenti in via San Bernardino fino alle 19,30» ricorda don Visconti.

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