F2i vuole un polo aeroportuale
Oggi acquisirà il 14% di Sea

F2i, il fondo strutturale guidato da Vito Gamberale punta alla costituzione di un polo aeroportuale. Secondo MF, fra poco arriverà a possedere il 44% di Sea, società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa, con quote in Sacbo, oltre al 52% di Sagat, che controlla quelli di Torino e Firenze.

F2i, il fondo strutturale guidato da Vito Gamberale punta alla costituzione di un polo aeroportuale. Secondo MF Milano Finanza, fra poche settimane arriverà a possedere il 44% di Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Linate e Malpensa e che ha quote in Sacbo, oltre al 52% di Sagat, che controlla invece quello di Torino Caselle.

Un progetto nato nel dicembre 2011, quando F2i si aggiudicò il 30% di Sea ceduto attraverso una gara dal Comune meneghino ed in un secondo tempo con l'acquisto del 28% di Sagat messo in vendita della giunta torinese. Negli accordi stipulati con il Comune del capoluogo piemontese F2i ha riconosciuto all'ente locale una componente variabile del prezzo fino a 5,6 milioni nel caso in cui il margine operativo di Sagat dei prossimi tre anni superi alcuni parametri determinanti. Oggi sarà ufficializzata la cessione del 14% di Sea; in questo modo la Provincia di Milano potrebbe rispettare i vincoli imposti dal patto di stabilità.

In sostanza, come scrive IlSole24Ore «in un colpo solo F2i rileva due aeroporti, Torino e Firenze, e rafforza il ruolo di protagonista nel risiko degli scali italiani, che lo vede impegnato in prima fila anche sulla milanese Sea e sempre alla finestra su Genova. Tutto avverrà nel giro di pochi giorni, durante i quali il fondo guidato da Vito Gamberale salirà oltre il 52% di Sagat, società che fa capo sia all'aeroporto di Caselle sia, seppur indirettamente, all'Amerigo Vespucci di Firenze. Secondo indiscrezioni, la tabella di marcia prevede infatti per oggi la firma ufficiale alla vendita, da parte del Comune guidato da Piero Fassino, del 28% di Sagat per circa 35 milioni più un possibile earn out di 5,6 milioni legato all'andamento del margine operativo lordo. A inizio gennaio, verrà invece finalizzata la cessione, sempre a F2i, dell'intera partecipazione di Sintonia nella società aeroportuale, pari al 24,4 per cento. L'accordo per la transazione, che avverrà per poco più di 30 milioni, sarebbe stato ormai raggiunto e permetterà così al fondo di conquistare la maggioranza assoluta della società che, fino a ieri, si reggeva sul tandem composto dalla stessa holding dei Benetton e dal Comune di Torino, sceso ora dal 38 al 10% del capitale, addirittura sotto il 12,4% di Equiter, il braccio operativo di Intesa Sanpaolo sulle infrastrutture».

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