«La sua famiglia erano i poveri»
Il vescovo celebra don Palazzolo

Nella serata di martedì 19 marzo, nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una Concelebrazione eucaristica per il 50° di beatificazione di don Luigi Maria Palazzolo.

«Era di famiglia ricca, ma non è stato un ricco filantropo. È stato un prete che ha fatto famiglia con i poveri. La sua opera continua a illuminare la nostra città, diocesi, laici, parrocchie, consacrati e consacrate». Nella serata di martedì 19 marzo, nella basilica di Sant'Alessandro in Colonna, dove era collocata l'urna con il corpo, il vescovo Francesco Beschi ha presieduto una Concelebrazione eucaristica per il 50° di beatificazione di don Luigi Maria Palazzolo, cofondatore della Congregazione delle suore delle Poverelle.

In mattinata, nella casa madre delle Poverelle, si è tenuto il convegno «La fede opera per mezzo della carità: la dimensione caritativa nel Palazzolo e nella Chiesa di Bergamo oggi», moderato da don Massimo Rizzi, superiore dei Preti del Sacro Cuore, comunità che ha le sue origini nel Collegio Apostolico, di cui il Beato Palazzolo fu membro. Dopo i saluti della madre generale suor Bakita Sartore, sono state proiettate immagini della beatificazione nella basilica di San Pietro, il 19 marzo 1963, presieduta da Papa Giovanni. Quindi gli interventi di vari relatori, che hanno messo in risalto la spiritualità cristologica del Palazzolo, fonte della sua opera, che continua nelle sue suore. La sua lezione perenne è «aprire gli occhi per vedere le povertà emergenti o nascoste».

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