Provincia, la beffa dell'energia
Solo vento e campi di sterpaglie

Dalle pale eoliche di Troia nel foggiano al campo incolto del Sannio. Saranno poco più di 5-600 metri quadri, in mezzo al nulla: pagati 450 mila euro. Sono della Provincia di Bergamo. Che non sa che farsene e che a venderli porterebbe a casa forse la metà.

Dalle pale eoliche di Troia nel foggiano al campo incolto del Sannio. Saranno poco più di 5-600 metri quadri, in mezzo al nulla: pagati 450 mila euro. Esultate, sono della Provincia di Bergamo. Che non sa che farsene e che a venderli porterebbe a casa la metà di quanto speso.

Cartolina da San Salvatore Telesino, poco più di 4.000 abitanti in provincia di Benevento. Qui l'amministrazione di via Tasso ci è arrivata nel lontano 2005, quando ha acquistato questo terreno tramite Vocem, una delle tante società dell'arcipelago Abm.

La piccola Iri in salsa bergamasca voluta dalla Provincia bettoniana. Vi sarebbe dovuta sorgere una centrale a biomasse: un giocattolino da 30 milioni di euro da 10 megawatt. In realtà tutto quello che poteva andare male è finito pure peggio.

Un insieme di errori, approssimazioni, malagestione politica e tecnica: più qualche «pacco» degno di un film di Totò. Morale della favola, sul tavolo c'è ancora da restituire una quota del finanziamento di 12 milioni 296 mila euro in capo a Vocem. Ma a quella originale, acronimo di Vozza Cementificio, società del gruppo Industria Calce Casertana di Casagiove.

Da loro Abm acquisì il 90 per cento della società, pagandola il 10 per cento del finanziamento ottenuto, ovvero circa un milione e 230 mila euro. Di quel finanziamento da fondi Ue gestiti dalla Regione Campania la Vocem bergamasca ha finora incassato 4 milioni. «Che però tra interessi vari, da restituire saranno già diventati più di 5» ammette sconsolato il presidente della Provincia, Ettore Pirovano. Appena accenni all'affaire Benevento, va su tutte le furie.

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