Uccisa in Sardegna, l'appello
Il marito condannato a 23 anni

È stata confermata in Appello a Cagliari la condanna del pescatore di Cabras, Renzo Brundu, che il 10 luglio del 2011 uccise a coltellate sua moglie, Katia Riva, 38 anni di Osio Sotto. Per Brundu solo uno sconto sulla pena: dai 28 anni del primo grado a 23 anni.

È stata confermata in Appello a Cagliari la condanna del pescatore di Cabras, Renzo Brundu, che il 10 luglio del 2011 uccise a coltellate sua moglie, Katia Riva, 38 anni di Osio Sotto. Per Brundu solo uno sconto sulla pena: dai 28 anni del primo grado a 23 anni.

L'udienza - la seconda dopo il rinvio dovuto alla rinuncia del difensore per dissenso sulla strategia da tenere - si è svolta a Cagliari in quanto ad Oristano non è presente la Corte d'Assise d'appello.

Il pescatore era condannato circa un anno fa in primo grado a 28 anni di reclusione e alla sospensione della potestà genitoriale, oltre che al risarcimento dei danni: 40 mila auro a Simona Riva, la sorella gemella della vittima, 150 mila alla madre, Romana Bugini, e 400 mila a ciascuno dei due figlioletti.

La tesi sostenuta dalla difesa era quella secondo il quale il pescatore «era esasperato dal comportamento nervoso e dalle provocazioni di sua moglie». Era la mattina di domenica 10 luglio 2011, quando nella casa del centro storico di Cabras successe l'irreparabile.

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