L'omicidio di Puppo in Brasile
Spuntano altre 12 polizze vita

Non solo cinque polizze sulla vita di Roberto Puppo, il 42enne di Osio Sotto fatto uccidere in Brasile a novembre 2010: ce ne sarebbero altre al vaglio degli inquirenti, in totale una dozzina. In Brasile oltre a Puppo ci sarebbero state altre due persone da «spaventare».

Non solo cinque polizze sulla vita di Roberto Puppo, il 42enne di Osio Sotto fatto uccidere in Brasile a novembre 2010: ce ne sarebbero altre al vaglio degli inquirenti, per un totale di una dozzina di contratti.

E in Brasile oltre a Puppo ci sarebbero state altre due persone da «spaventare», per usare le parole della donna brasiliana che confessò di aver preso parte all'omicidio.

È quanto filtra dall'indagine che ha fatto finire in manette nei giorni scorsi come mandanti dell'omicidio (i quattro esecutori erano stati arrestati poco dopo il fatto in Brasile e sono ora in libertà, ndr): Fabio Bertola, 45 anni, architetto-immobiliarista di Verdellino, Alberto Mascheretti, 42 anni di Sorisole, pure immobiliarista, e infine Valentino Masin, 44 anni di Arcene (quest'ultimo è agli arresti domiciliari con la sola accusa di favoreggiamento).

Una polizza, in particolare, sarebbe stata stipulata «a puro rischio morte» da uno degli arrestati, Mascheretti, in favore del coindagato Bertola: a darne notizia sarebbe stato proprio lo stesso Mascheretti, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al giudice delle indagini preliminari.

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