Testi scolastici per elementari
Ecco le nuove modalità di consegna

Le famiglie i cui figli frequentano le scuole elementari leggano con grande attenzione visto che le modalità per la consegna dei testi scolastici da parte dell'Amministrazione comunale cambiano ancora.

Le famiglie i cui figli frequentano le scuole elementari leggano con grande attenzione visto che le modalità per la consegna dei testi scolastici da parte dell'Amministrazione comunale cambiano ancora.

Fino al 2011, Palazzo Frizzoni consegnava alle famiglie degli scolari i cedolini che poi i genitori utilizzavano nelle librerie di loro fiducia. Lo scorso anno, invece, anche per risparmiare un po' in tempi di spending review (la spesa complessiva per le casse comunali è di circa 150 mila euro), il Comune si era affidato ad un appaltatore unico da cui aveva preso i libri di testo necessari. Ma così facendo, aveva tagliato fuori librerie, cartolibrerie e affini, scatenando le proteste dei diretti interessati.

Quest'anno, dopo aver siglato un'intesa con Ascom e Confesercenti, il metodo di consegna cambia di nuovo, rimettendo in circolo librai e cartolibrai.

Cosa si dovrà fare praticamente? Bisognerà semplicemente presentarsi in una delle 20 librerie che fino ad oggi hanno aderito all'iniziativa (a propria scelta, l'elenco completo sarà però disponibile solo a partire da metà luglio e sarà reso noto sui giornali e sul sito del Comune) e presentare il codice fiscale del bambino che ha diritto ai libri scolastici. I dati verranno inseriti nel computer che verificherà i requisiti, dopo di che i testi saranno consegnati.

Già qualche settimana fa le famiglie interessate (gli scolari coinvolti sono circa cinquemila) avevano ricevuto un avviso da Palazzo Frizzoni che annunciava cambiamenti nella modalità di consegna dei testi scolastici, ma le direttive pratiche non erano ancora state emanate.

Ora bisognerà solamente attendere la metà di luglio per conoscere le librerie che hanno aderito all'iniziativa.

Un particolare importante: le famiglie dei bambini iscritti in una scuola del Comune di Bergamo, ma residenti anagraficamente in un altro Comune, devono (com'è sempre stato) rivolgersi all'Amministrazione comunale di appartenenza.

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