Mamma e due figli sfiorati
da tre piante cadute in strada

Viaggiano con potenti spider decappottabili o pedalano su biciclette in carbonio: si godono il panorama, ma forse non sono del tutto consapevoli del rischio che li sovrasta. Sono i turisti e i ciclisti che percorrono la litoranea del Sebino.

Viaggiano con potenti spider decappottabili o pedalano su biciclette in carbonio: si godono il panorama, ma forse non sono del tutto consapevoli del rischio che li sovrasta. Sono i turisti e i ciclisti che percorrono la litoranea del Sebino.

Venerdì sera a Parzanica verso le 23 è caduto un macigno di oltre 20 quintali, che avrebbe potuto tranquillamente trasformare un'auto, e chi ci sta dentro, in una sottiletta di lamiere: anche questa volta però la fortuna ha evitato il peggio, e nessuno è rimasto coinvolto.

Una famiglia di Villongo invece se l'era passata brutta qualche ora prima, attorno alle 19, quando a Predore aveva visto cadere addosso alla propria auto alcuni alberi trascinati dal vento e dalla pioggia. La mamma che era al volante e i suoi due figli se la sono cavata con un grosso spavento, mentre la loro auto ha riportato qualche ammaccatura.

L'auto che viaggiava verso Villongo è stata investita da tre vecchi alberi, che il vento ha strappato dal terreno del versante che sovrasta la strada. A intervenire sul posto i carabinieri di Tavernola e i vigili del fuoco volontari di Lovere che hanno liberato la strada dai tronchi.

Più serio, e potenzialmente più pericoloso, il secondo episodio. Alle 23 a Parzanica, al confine con Riva di Solto, sulla rivierasca è precipitato un masso di circa due metri cubi e oltre 20 quintali, che ha provocato un profondo buco nel manto della strada.

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