Un ordinario lunedì di follia
alla stazione ferroviaria

«Cosa deve succedere perché si capisca che fino al termine dei lavori debba essere chiuso il sotto passo? Un incidente? Un malore?». Se lo chiede un lettore che ci ha inviato la segnalazione dell'ennesima mattinata di follìa alla stazione ferroviaria.

«Cosa deve succedere perché si capisca che fino al termine dei lavori debba essere chiuso il sotto passo? Un incidente? Un malore?». Se lo chiede un lettore che ci ha inviato la segnalazione dell'ennesima mattinata di follìa alla stazione ferroviaria.

«Vi prego di tornare a parlare della situazione della stazione di Bergamo - scrive Antonio F. - Anche oggi sono stati momenti di tensione dove migliaia di persone ammassate hanno perso i treni per Milano e Brescia rischiando di essere schiacciati. Tutto ciò con 6 poliziotti e 5 carabinieri a due passi dalla situazione di pericolo».

«Cosa deve succedere perché si capisca che fino al termine dei lavori debba essere chiuso il sotto passo? Un incidente? Un malore? Solo davanti all'estremo si agisce al mondo d'oggi??C'era una situazione di traffico e caos anche senza lavori, grazie alla geniale costruzione di ascensori più larghi dello stesso passaggio..».

«Vi prego di venire e di ribadire con la vostra competenza e forza una situazione inaccettabile per una città come Bergamo, prima che accada l'irreparabile e diventi un caso nazionale. Grazie per l'attenzione. Antonio F.»

Anche Dario che si firma «(uno dei tanti pendolari bergamaschi» ha scritto a L'Eco di Bergamo, «direttamente dal treno, ancora fermo nella stazione di Bergamo, per portare una testimonianza "a caldo" di quanto si è verificato questa mattina nel sottopasso della stazione. Purtroppo il fatto non è nuovo e la mia è la testimonianza di un disservizio di cui tutti sono al corrente da più di una settimana: a causa dei lavori in corso nella stazione si stanno verificando gli ovvi disagi che può essere lecito attendersi in questi casi».

«Ciò che non è lecito e che gli utenti della stazione non possono accettare, è il fatto che una situazione nota e assoluatamente prevedibile, di cui una progettazione ben fatta deve tenere in conto sin dalla fasi preliminari dello studio di fattibilità dell'opera, risulti invece come un imprevisto ingestibile che degenera nel caos! Questa mattina poco prima delle 8 il sottopasso, l'ingresso della stazione e gli accessi ai binari risultavano completamente ostruiti da persone incastrate tra loro, pressate come sardine in scatola e che, dovendo avanzare disordinatamente in direzioni opposte ha creato l'inevitabile ingorgo apparentemente indistricabile. Il risultato è stato che i bravi e ligi utenti che rispettano correttamente i divieti di attraversamento dei binari (ripetuti in continuazione dagli altoparlanti della stazione), hanno ovviamente perso il loro treno».

«Io avrei dovuto prendere l'8.02 per milano e, come molti, ora mi trovo sull'8.32 (che nel frattempo è partito), quindi tutti noi come minimo raggiungeremo i nostri uffici e le nostre aule con una mezzora di ritardo, senza considerare chi magari aveva appuntamenti, riunioni, esami, coincidenze con altri mezzi di trasporto e così via. Visto che esporre solo lamentele, per quanto legittime e sacrosante come in questo caso, può forse apparire come l'ennesima facile e sterile polemica, sento di dover avanzare almeno una proposta per risolvere questo complicatissimo rompicapo per cui nessuno in due settimane di disagi è riuscito a fare nulla (non voglio con questo sminuire il ruolo di quei 5-6 poliziotti o vigilanti che al mattino ci guardano annoiati procedere con lentezza come un gregge di pecore che dal campo devono entrare nell'ovile, ma i fatti sono ecclatanti): proviamo a dividere il sottopasso a metà in due corsie, una per senso di marcia? E magari ai binari mettiamo delle belle frecce colorate ad ogni scala che indicano l'uscita verso il piazzale della stazione in un caso e via Gavazzeni nell'altro? Certo poi non resta che confidare nella collaborazione degli utenti, ma visto quanto si è verificato stamattina credo che questo sia l'ultimo dei problemi. Cordialmente Dario »

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