Martedì? Ancora caos in stazione
Un pendolare: ho attraversato i binari

Dopo un lunedì da dimenticare, altra giornata di caos in stazione. A segnalarlo un lettore, che spiega: «La situazione, se possibile, è peggiore di quella dei giorni scorsi: il cumulo di persone bloccate nell'imbuto del sottopasso, fuorisciva sin sul piazzale».


Dopo un lunedì da dimenticare, altra giornata di caos in stazione. A segnalarlo un lettore, che spiega: «Ritengo doveroso un aggiornamento sull'epopea dei bergamaschi che ogni mattina tentano di raggiungere il loro treno, ebbene cosa è cambiato? Nulla! La situazione, se possibile, è peggiore di quella dei giorni scorsi, martedì mattina il cumulo di persone bloccate nell'imbuto del sottopasso, fuorisciva sin sul piazzale della stazione».

«A dire il vero una differenza rispetto a lunedì c'è - scrive il pendolare -: vi scrivo dal treno, ma questa volta si tratta dell' 8.02, il treno che ho perso lunedì. L'avrei certamente perso anche martedì mattina se mi fossi avventurato nel sottopasso: quindi di fronte alla totale indifferenza e l'incompetenza di chi evidentemente non è in grado di fare il suo dovere, ho infranto con dispiacere le regole e, come molti, ho attraversato i binari (che con la pioggia diventano anche piuttosto scivolosi)».

«Purtroppo questa è l'assurda situazione che si ripropone da giorni e se nessuno farà nulla temo non possa che peggiorare! Con un profondo senso di sconforto, perché questa situazione è una di quelle situazioni tipiche dell'Italia che non funziona, vi saluto, senza perdere la speranza di potervi scrivere presto per annunciarvi che finalmente qualcuno avrà fatto quel poco che basterebbe a ridurre questi assurdi disagi».

E incalza un altro pendolare: «Purtroppo anche martedì è stato un inferno. Venti persone tra polizia, vigili e personale stazione che controllano che non si passi nessuno dai binari e nessuno nel sottopassaggio della morte dove ognuno spinge, urla, calcia e sbraita - scrive -. È veramente, veramente incredibile».


COSA E' SUCCESSo LUNEDI'


Un altro lunedì nero alla stazione con cinque ore di blackout come ciliegina sulla torta. Tabelloni elettronici completamente spenti, obliteratrici pure, l'altoparlante «ammutolito» e persino gli orologi fermi. Dopo la mattinata incubo con il consueto ingorgo umano nel sottopasso, anche il pomeriggio è stato da dimenticare. Dalle 14 la stazione dei treni è andata in tilt: via l'elettricità per un guasto forse legato al cantiere di restyling, impossibile saperne di più da Centostazioni.

È stato un macello, anche se sono stati bravissimi gli «assistenti alla clientela» di Trenord. Massima cortesia. Attorno il caos. Già la mattinata era iniziata in salita, come di consueto da quando si lavora nell'atrio. Ma complicata ancora di più dalla pioggia. Una fiumana umana si è incanalata all'ingresso. Tanti sono rimasti imbottigliati nel sottopasso e sulle scale che conducono ai binari. E tanti hanno perso il treno per il lavoro o l'università.

A presidiare nelle ore di punta gli uomini della Polfer che danno una mano al personale di Trenord. «Mattinata incasinata? Direi molto incasinata - dice senza mezzi termini il questore Dino Finolli -. Ieri mattina i disagi sono stati tanti. Troppi. «Ho fatto presente la situazione sia in Prefettura che a Comune e Ferrovie. Secondo noi il sottopasso va chiuso, la situazione è peggiorata».

Ma il Comune, a cui spetterebbe la decisione, per ora prende tempo. «Si va avanti così e si farà di tutto per tenere il sottopasso aperto a meno che ci dovessero essere problemi di ordine pubblico e di sicurezza», spiega il vicesindaco Gianfranco Ceci. I disagi ci sono e purtroppo andranno avanti a lungo. Il cronoprogramma dei lavori di restyling dato da Centostazioni a Palazzo Frizzoni lascia pochi dubbi: si andrà avanti almeno fino a gennaio.

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