Luci e buche, ma non ci sono soldi
«Così si rischiano strade chiuse»

Non solo le buche (che restano, e anzi aumentano, vista l'ormai cronica impossibilità di intervenire, se non inseguendo le urgenze). Ora, lungo le strade della nostra provincia si apre un altro fronte preoccupante: quello di punti luce e affini.

Non solo le buche (che restano, e anzi aumentano, vista l'ormai cronica impossibilità di intervenire, se non inseguendo le urgenze). Ora, lungo le strade della nostra provincia si apre un altro fronte preoccupante: quello di punti luce e affini.

Il tema è emerso in Via Tasso, che, sui 1.370 chilometri di rete stradale gestiti dall'ente, si trova anche a prendersi cura di un elevato numero di impianti elettrici e di illuminazione. Per farsi un'idea, basta citare i 5.600 punti luce lungo le provinciali ed ex statali, più i quasi seimila collocati tra rotatorie, svincoli e Asse interurbano. Sono 31, poi, le gallerie dotate di impianti tecnologici, 96 i quadri di regolazione del flusso luminoso, e avanti così. Un pacchettone di impianti del valore complessivo di 25 milioni di euro.

Che da qui a fine anno rischia seriamente di restare senza manutenzione, con tutte le possibili conseguenze del caso, compresa quella di ritrovarsi a chiudere qualche galleria dove, ad esempio, le ventole dovessero presentare dei problemi, o qualche tratto di strada dove le pompe da attivare in caso di maltempo mostrassero delle défaillance.

La speranza, ovviamente, è di non arrivare a tanto, ma l'allarme è risuonato ieri in Giunta provinciale, con una comunicazione del dirigente del settore Viabilità, Renato Stilliti. In pratica, al 31 agosto i soldi stanziati per occuparsi, nell'anno 2013, della manutenzione ordinaria di questi apparati erano già finiti.

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