Alla «Festa di tomates»
vince il pomodoro giallo

Ma perché il pomodoro si chiama così? Perché è un pomo d'oro, cioè di un pomo di colore giallo. I pomodori che siamo abituati a vedere sono tutti rossi, ma i primi esemplari coltivati nell'Italia settentrionale, ed in particolare nel piacentino, erano di colore giallo.

Sembra proprio che siano ancora i più apprezzati, visto che uno dei loro coltivatori che hanno partecipato a Caravaggio alla prima edizione della «Festa di tomates» organizzata dall'associazione «Civiltà contadina». , Araldo Bassani, 65 anni, di Pavia, si è aggiudicato il primo premio del concorso organizzato nell'ambito della festa del pomodoro.

L'associazione «Civiltà contadina» è impegnata nel recupero delle biodiversità e quindi anche di quei diversi tipi di pomodori che un tempo venivano coltivati in Italia. A quanto risulta erano più di mille. «Ora invece – ha spiegato il coordinatore della sezione di Bergamo Gianbattista Rossi - sono rimasti solo tre. Il Cuore di bue, il Ramati ed il san Marzano. Ma non perché sono i tipi più buoni ma semplicemente perché sono quelli che le industrie alimentari hanno deciso di commercializzare causando nel frattempo la scomparsa degli altri tipi che noi ora siamo impegnati a recuperare».

I soci dell'associazione, nella bergamasca circa 25, hanno deciso di organizzare la «Festa di tomates» per rendere omaggio a quello che viene considerato «il vero principe della tavola». Buono il numero di visitatori che ha potuto rendersi conto come recuperare tipologie di pomodori scomparse dall'Italia non siano affatto semplice.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 24 agosto

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