Castoldi ai 40 anni dell'Università:
«Compiuti progressi giganteschi»

L’Università degli Studi di Bergamo, nata nel 1968, celebra il suo quarantesimo anno di vita. Alla cerimonia al Centro Congressi i festeggiamenti per l’anniversario hanno visto la partecipazione del rettore uscente Alberto Castoldi, dell'onorevole Filippo Maria Pandolfi e di Juanita Schiavini, del Centro Studi sul Territorio «Lelio Pagani», oltre a numerose autorità cittadine del mondo politico e imprenditoriale. Durante la manifestazione è stata conferita la «honoris causa» in Ingegneria edile ad Antonio Percassi, che ha tenuto una lectio magistralis, preceduta dalla laudatio di Paolo Riva della facoltà di Ingegneria.

Castoldi, nel suo intervento, ha ricordato le difficoltà superate nel corso degli anni, ma anche i successi riassunti in significative cifre: 15 mila studenti iscritti, circa 600 fra docenti e amministrativi impiegati, circa 60 mila metri quadrati di campus, che diventeranno 80 mila con il futuro insediamento nell’attuale sede degli Ospedali Riuniti.
«La nostra Università – ha aggiunto Castoldi - ha compiuto progressi giganteschi in questi anni, è cresciuta complessivamente di quasi il mille per cento nel decennio, realizzando una sorta di Rinascimento degli studi al proprio interno e nel territorio». Il rettore ha parlato anche di un «impegno gravoso e affannoso, ma non casuale», della creazione di «una presenza diffusa dell’Università nella città, recuperando edifici importanti, e ridando vita ad interi quartieri - ha detto Castoldi -. L’Università si dispiega da Città Alta, e passando per Sant’Agostino, palazzo Baroni in via Pignolo, giunge in via dei Caniana per diramarsi poi verso il Kilometro Rosso di Stezzano e la sede di Ingegneria a Dalmine, e quindi arrivare a Treviglio, creando una sorta di percorso, o piuttosto un fiume della cultura che attraversa e alimenta la città ed il territorio. È la città stessa ad essere diventata il vero campus dell’Università. Impresa suggestiva, riteniamo, e destinata ad indicare anche una nuova e precisa vocazione del nostro territorio».

Il discorso di Castoldi si è chiuso con un lungo applauso e con un ringraziamento che il preside della facoltà di Economia Laura Viganò ha fatto al rettore uscente da parte di tutto il corpo docenti per il lavoro svolto nei suoi anni di lavoro. A prendere la parola in questa giornata di festa anche il nuovo rettore Stefano Paleari che, nel suo discorso, ha ribadito l'importanza di una stretta «collaborazione tra l'Università e il territorio, della multidisciplinarità delle facoltà e del ruolo della ricerca, in continuità con i buoni risultati fino ad ora raggiunti».

Momento centrale della giornata è stato poi il discorso di Antonio Percassi: «Come imprenditore e prima ancora come sportivo - ha detto percassi subito dopo il conferimento della laurea «honoris causa» -, sono stato abituato a misurarmi con problemi pratici e obiettivi concreti». Parlando poi del successo del suo Gruppo, Percassi ha spiegato essere il «frutto principalmente dell'osservazione della realtà, di uno sguardo attento, unito al desiderio e all'ambizione di fare qualcosa di nuovo e migliore». «La curiosità verso le attitudini e i comportamenti delle persone, l'interesse per i nuovi strumenti di comunicazione - ha continuato Percassi - e di distribuzione, la ricerca e la diffusione del bello come leva del progresso erano già ben presenti in me quando, ancora giovanissimo, decisi di lasciare il calcio per aprire il primo negozio di franchising».

© RIPRODUZIONE RISERVATA