Aggressione razzista a Venezia
Rifondazione contesta la Lega

Si aggiunge un nuovo capitolo sulla vicenda dell’aggressione razzista a Venezia. Ma stavolta non riguarda la vicenda giudiziaria dei 4 bergamaschi indagati. A far sentire la loro voce sono i rappresentanti di Rifondazione Comunista Ezio Locatelli della direzione nazionale e segretario provinciale e Franco Macario della segreteria provinciale. I due contestano in particolare il segretario provinciale della Lega Nord, Cristian Invernizzi, nonché assessore alla sicurezza della Città di Bergamo, che aveva affermato di non conoscere gli indagati.

Era stata infatti diffusa la notizia che dei 4 indagati, tre sarebbero iscritti alla Lega Nord; e uno risulta essere stato Coordinatore del Movimento Giovani Padani di un centro della Bassa Bergamasca Locatelli e Macario si chiedono come sia possibile che il segretario provinciale non conosca in particolare quest’ultimo, evidenziando che nei siti web della Lega quel nome compare con “numero di cellulare e con la sua qualifica di responsabile Mgp già da diversi anni”.

Gli esponenti di Rifondazione aggiungono che “dal 22 al 23 ottobre è scomparsa la pagina del sito leghista in cui viene presentata una iniziativa pubblica in cui tra i referenti figurava il quarto indagato, ma “della pagina cancellata continua però ad essere presente nel web la "cache"” Nel corso di una conferenza stampa, Ezio Locatelli e Franco Macario hanno ora chiesto “le dimissioni di Cristian Invernìzzi per "manifesta inaffidabilità". "Non sappiamo - hanno dichiarato Locatelli e Macario - se l'interessato e il sindaco di Bergamo raccoglieranno questa nostra richiesta. Ne dubitiamo, se non altro perché il sindaco ha nella Lega uno degli alleati fondamentali. Se però questo non accadrà, da qui in avanti Cristian Invernizzi, per essere a capo di un partito che ha cercato di nascondere alcuni pezzi di verità, sarà l'assessore all'insicurezza."

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