A caccia con il richiamo vietato
Un fischietto? No, l’iPhone...

Diciassette cacciatori sono stati denunciati in Lombardia per abbattimento di specie protette ed utilizzo di richiami acustici vietati. Nel milanese un cacciatore bergamasco è stato sorpreso con richiamo acustico vietato e 130 tordi uccisi, contro un limite di carniere giornaliero di 30

Ma il premio originalità (e hi-tech) va di gran lunga a quel cacciatore che a Cazzago San Martino, nel Bresciano utilizzava per attirare gli uccelli un iPhone. Complessivamente sono stati sequestrati 16 fucili e 14 richiami acustici vietati. Trovati centinaia di uccelli morti, tra pettirossi, fringuelli, frosoni, pipole, tordi bottaccio. Lo rende noto il Wwfr che sta portando avanti la campagna «Crimini di natura».

Il record dei cacciatori denunciati (15) è nel bresciano. «In un caso, nel Comune di Ghedi – racconta Antonio Delle Monache, coordinatore Guardie Giurate del WWF Lombardia – il richiamo acustico utilizzato dai capannisti era ad un volume talmente forte che si sentiva a mezzo chilometro di distanza. I cacciatori non si sono nemmeno accorti del nostro arrivo!». In Franciacorta, sempre nel Bresciano sono stati trovati archetti posti a terra, e uno di questi aveva già catturato uno scricciolo, l’uccello più piccolo d’Europa

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