Agli Ospedali Riuniti i feriti libanesi

Tredici feriti civili libanesi, vittime del recente conflitto, in prevalenza donne e bambini, provenienti da Beirut, sono giunti all’aeroporto di Linate con un aereo della Jordan Aviation per essere poi trasferiti negli ospedali lombardi. Quattro di loro sono ricoverati agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Si tratta di 3 donne, di 15, 19 e 32 anni e di una bambina di soli sei anni tutte con traumi, fratture e ferite da arma da fuoco o conseguenti all’esplosione di ordigni. Le pazienti sono ricoverate nei reparti di alta specializzazione di neurochirurgia. Allo scalo milanese, i feriti sono stati accolti dal console libanese Hassan Najem, dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dal sottosegretario regionale alla Presidenza per le relazioni internazionali, Robi Ronza, oltre che da un team di medici e infermieri del 118. La lista dei feriti - elaborata dal Ministero della Sanità libanese, trasmessa all’Ambasciata Italiana a Beirut e da questa al nostro Ministero degli Affari Esteri e a Regione Lombardia - comprende 7 ragazzi (tra i 6 e i 18 anni), 5 donne (tra i 22 e i 40 anni) e un adulto d 29 anni. Le patologie sono varie e tutte gravi: trauma cranico (un paziente è in coma), ustioni, amputazioni di arti, fratture multiple e ferite. Al loro arrivo - grazie anche all’intervento di 15 ambulanze e altri 4 medici del 118 - i feriti sono stati condotti immediatamente negli ospedali pronti ad accoglierli: Azienda Ospedaliera Sacco (Milano), Azienda Ospedaliera Niguarda (Milano), Azienda Ospedaliera Istituti Clinici di Perfezionamento Buzzi di Milano e Azienda Ospedaliera Bergamo. Si tratta di strutture che dispongono di reparti di alta specializzazione in traumatologia, cura delle ustioni, chirurgia plastica, infettologia, chirurgia pediatrica. Sul volo dei feriti anche 13 familiari che saranno accolti presso strutture della Croce Rossa a Milano e Bergamo. La richiesta di curare presso strutture sanitarie lombarde i feriti civili libanesi coinvolti nel recente conflitto con Israele è stata fatta al presidente Formigoni il 27 luglio dal console generale del Libano, Hassan Najem, durante la sua visita al Palazzo della Regione. Formigoni aveva dato immediatamente piena disponibilità, sviluppando un’iniziativa in collaborazione con il Ministero per gli Affari Esteri e con la Croce Rossa. «E’ un gesto - ha detto Formigoni - che esprime una vicinanza e una solidarietà con le vittime del Medio Oriente dell’una e dell’altra parte. La nostra azione vuole essere un messaggio di solidarietà e di speranza, nel solco di quanto da anni Regione Lombardia compie in termini di cooperazione umanitaria per la costruzione di una vera pace tra i popoli. Siamo infatti convinti che occorra favorire un futuro sulla base del negoziato e non della guerra guerreggiata».(28/09/2006)

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