«Altro che raccolta funghi gratis
qui rischiamo una stangata»

Riflessioni sulla normativa regionale che dà la possibilità ai Comuni di stabilire tariffe a fine di compenzazione ambientale.

«Vi pregherei di prendere in mano questa situazione e questa notizia e cioè l’utilizzo di un tesserino gratuito per la regione ma a pagamento per le comunità montane e i comuni», segnala un lettore appassionato di raccolta funghi in merito alla nuova normativa regionale. «Prima a raccolta era a pagamento per le Comunità montane e la Regione non voleva neanche saperne. Quindi cosa è cambiato? Che oltre a pagare devo fare un tesserino regionale?».

Ecco, cosa è successo? Che a fine dicembre il Pirellone aveva annunciato un tesserino gratis valido in tutta la Lombardia per 5 anni, salvo poi frenare di fronte alle proteste delle Comunità locali che dai tesserini portavano a casa qualche soldino. Ergo, la raccolta ora rimane gratuita su tutto il territorio, ma i Comuni, tramite le Comunità montane, possono associarsi e regolamentare la raccolta, prevedendo dei pagamenti a fine di compensazione ambientale.

« In Piemonte si paga un tesserino di 30 euro annui e si va dove si vuole in tutta la regione....Risultato? Tutti pagano! In Sicilia 30 euro annui per amatori e 100 per chi poi vende funghi e vai su tutto il territorio per tutto l’anno....direi ancora meglio. In Puglia 25 per matori e 50 per venditori. Visto che in Regione abbiamo la Lega che ha sempre sbandierato di voler ridurre le tasse al popolo lombardo...beh, questa era una buona occasione.... Perché se uno va 25-30 volte l’anno in zone diverse della regione e si trova a pagare il costo giornaliero per zona, che è di 8 euro, alla fine paga 240 euro l’anno...». Una stangata, insomma, potenziale perché dipende da cosa decideranno i Comuni. Ma il rischio c’è, eccome...

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