Atalanta, recriminare non serve
è un pareggio che ci sta bene

Riteniamo (a mo di premessa) che la stragrande maggioranza dei supporter nerazzurri avrebbe sottoscritto a occhi chiusi di tornare da Reggio Emilia con un classico pareggino. Così è stato per cui perché recriminare sul penalty ribattuto da Consigli a pochi minuti dal termine di un match, peraltro, brioso e quindi divertente?

Il punto con il Sassuolo non solo ha mosso la graduatoria, ma ci ha regalato una buona dose di fiducia e di certificato ottimismo sul prosieguo di stagione. Sì perché come nelle precedenti due gare del torneo la squadra ha offerto giocate ariose nonché strategicamente geometriche compreso il paio di gol già totalizzati, del resto, in casa contro il Frosinone. Altrettanto documentabile è il medesimo numero di reti incassato che ci avverte, comunque, che qualcosa in difesa va sistemato in fretta.

Parlando dei singoli, uno su tutti, Pinilla autentico croce e delizia. L’acrobazia in rovesciata che ha permesso all’Atalanta di portarsi in vantaggio è da applausi interminabili. Se, poi, sottolineiamo che per l’attaccante cileno non si tratta di episodio gli elogi sono rigorosamente da megafonare a viva voce. Purtroppo non è tardato ad arrivare lungo la partita il rovescio della medaglia con l’espulsione, fotocopia, del cartellino rosso estratto dall’arbitro nella sfida (persa) a Milano, sponda interista.

Ma anche qui non è il caso di recriminare alla domanda che se in undici sul manto erboso il team di mister Edy Reja sarebbe rientrato a casa con l’intero bottino. Per non farci del sangue amaro tuffiamoci, allora, nella graduatoria che ci vede, puntualmente, protetti dalla zona rossa. Non è una consolazione da poco specie al pensiero che domenica prossima ospiteremo il Verona. Antagonista non affatto da sottovalutare, per carità, ma al tempo stesso da affrontare senza alcun timore reverenziale. Ci mancherebbe.

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