Dall’Aglio, mondo del nuoto in lutto
Giovedì l’autopsia sul corpo del 24enne

Il mondo del nuoto nel lutto e sotto choc dopo la morte di Mattia Dall’Aglio, avvenuta mentre si stava allenando all’interno di una palestra di Modena.

Sarà l’autopsia disposta dalla procura della città emiliana a stabilire con esattezza le cause del decesso del promettente sportivo, reggiano di 24 anni, in passato nel mondo del nuoto a Reggio Emilia, poi a Imola e infine alla società sportiva dei vigili del fuoco di Modena. Aveva partecipato anche alle Universiadi in Corea del 2015. Autopsia che a quanto pare si farà, ma deve ancora essere fissata.

Dall’Aglio sarebbe stato stroncato da un infarto, mentre, da solo all’interno della palestra che si trova proprio a due passi dalla caserma dei vigili del fuoco, si stava allenando con i pesi. Il giovane potrebbe anche aver battuto la testa, cadendo, ma proprio dettagli come questi saranno chiariti soltanto dalla medicina legale del Policlinico, dove ora si trova la salma.

Sulla sua pagina Facebook le foto sul podio insieme a sportivi del calibro di Filippo Magnini e Gabriele Detti: Dall’Aglio aveva fatto dello sport, e della piscina, la sua grande passione. Domenica intorno alle 17, appena la notizia si è diffusa, amici e conoscenti si sono incontrati a ridosso della palestra, completamente increduli.

Proprio per la sua attività agonistica, era costantemente sottoposto ad accertamenti medici e non trovano conferme ufficiali le voci in merito a una possibile anemia falciforme.

Anzi, pare che il ragazzo godesse di buone condizioni di salute.

In via Formigina a Modena, dove si trova la struttura, sono accorsi anche gli esperti della medicina legale e gli agenti della squadra volante della polizia di Stato. Non sono però state rilevate tracce di farmaci o altre sostanze che possano far pensare ad altro, così come mancano completamente segni di colluttazione. Tutto conduce a un decesso per cause naturali. Il corpo è stato scoperto da un vigile del fuoco che passava di lì, ma i tentativi di rianimare Dall’Aglio, pare anche con l’utilizzo di un defibrillatore, sono stati inutili: era già morto. Il decesso è finito immediatamente sulla scrivania del pubblico ministero Katia Marino, ma le indagini sono destinate a durare poco, visto che a quanto trapela non ci sono ipotesi di reato in merito.

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