Famiglie, raddoppiate in trent’anni
Ma sono sempre più «ristrette»

La Consulta delle politiche familiari, nella seconda giornata del convegno «We Care. Valore e costo dei figli» all’auditorium della Provincia di via Borgo Santa Caterina, ha presentato uno spaccato della situazione delle famiglie a Bergamo. In città ci sono oltre 2.700 famiglie monoparentali: 644 con il solo padre, con 929 figli, e 2.082 con la sola madre, con 2.783 figli. Un nucleo consistente di fragilità da non trascurare. Rappresentano il 25% circa delle famiglie con minori a Bergamo, che in tutto sono 11.361, con 17.544 figli.
In trent’anni le famiglie a Bergamo sono aumentate del 50% e si sono «ristrette»: quelle composte da una persona sola (single, giovani e anziani) sono di più di quelle con figli minori. Tuttavia i minori in città sono aumentati negli ultimi dieci anni. Nel 1995 erano 13.032, oggi sono 4.500 in più.
L’inversione di tendenza è dovuta per la maggior parte alla maggiore propensione ad avere figli delle famiglie immigrate. Fa riflettere comunque anche la presenza sul nostro territorio di ben 409 nuclei che hanno più di quattro figli (e tantissimi sono italiani) e che nella maggior parte dei casi sono ben lontani dall’attendersi assistenza o servizi e si mettono anzi spesso al centro di attività intense di promozione delle attività e delle associazioni tra genitori.
Tante le criticità individuate, presentate da Gege Soloni e Pierfranca Longoni in rappresentanza della Consulta. Innanzitutto, ha sottolineato Gege Soloni in campo fiscale «sono poche le deduzioni per le famiglie con figli. E il sistema attuale di prelievo fiscale non tiene in debito conto il carico familiare. Senza considerare il peso della tassazione indiretta, che penalizza chi fa più acquisti: l’iva è al 20% sia per i beni necessari come i pannolini sia per quelli di lusso come gioielli e profumi». A livello locale l’utilizzo dell’Isee nella determinazione dell’Ici non è favorevole per le famiglie numerose (per un appartamento di cento metri quadrati un single e una famiglia con tre figli pagano la stessa cifra, anche se evidentemente si trovano in una situazione molto diversa). Sono state invece introdotte di recente alcune agevolazioni per le famiglie per quanto riguarda la Tia (tassa rifiuti) e i trasporti pubblici.
Un altro aspetto che emerge è che le famiglie giovani sono spesso poco informate su ciò che possono ottenere e fare.
Sul versante dei servizi le richieste sono per una maggiore flessibilità oraria, omogeneità territoriale dell’offerta, intreccio e coordinamento tra servizi «pesanti» e più leggeri (come pre e post-scuola, extrascuola e Cre). Le famiglie chiedono anche più coordinamento tra istituzioni e agenzie del territorio, garanzie di qualità delle prestazioni e spazi di partecipazione.

(05/05/2007)

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