Fondamenta dei piloni a rischio
Lavori urgenti al ponte di Cassano

Uno scalzamento di quattro metri delle fondamenta. È questo il motivo che, a Cassano d’Adda, ha reso urgenti i lavori di consolidamento del novecentesco ponte sul fiume Adda.

Ponte ogni giorno utilizzato da più ventimila veicoli, auto e mezzi pesanti compresi, che, percorrendo la ex statale 11, passano dalla provincia di Milano a quella di Bergamo e viceversa. Per scalzamento si intende praticamente che l’acqua, le cui correnti in quel tratto di fiume sono molto forti, ha scavato tutto intorno alle pile del viadotto, arrivando fino a quattro metri di profondità e portando via la ghiaia necessaria alla loro stabilità.

«Fatto non di poco conto - afferma il direttore dei lavori, l’ingegnere Giuseppe Giunta della Gbrg Engineering - se si considera il fatto che le fondamenta arrivano solo fino a sei metri». Da qui si capisce quindi l’importanza che la Provincia di Milano, che ha la competenza sulla infrastruttura, ha dato ai lavori di consolidamento del ponte che sono formalmente partiti all’inizio dell’anno. Solo in questi giorni, però, sono entrati nella loro fase più importante.

I lavori di consolidamento consistono nell’iniezione di resine nelle stesse fondamenta; nell’inserimento nel terreno circostante di palancole in metallo lunghe sei metri; e, infine, nella costruzione intorno alle pile di un basamento di cemento armato. Intorno alle fondamenta verranno inoltre posizionati dei massi ciclopici per contenere la forza della corrente.

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