Fu aggredito dai ladri a Cividate
Si ricandida con la Lega: c’è tanto da fare

Ci mette la faccia. Gli ematomi si sono sgonfiati, non si vede più il blu-viola dei lividi. Ma restano le cicatrici dentro. Adriano Balestra si ricandida consigliere comunale, per la Lega, a Cividate. Questa volta, però, la corsa è una missione.

La sera del 9 dicembre scorso lui e suo papà Giovanni sono stati massacrati di botte nell’azienda di famiglia, la «Bm costruzioni», da una banda che tentava di portare via tutto e si è portata via anche la loro serenità. Cinque mesi dopo, le ossa del naso e del braccio del perito meccanico di 47 anni si sono ricalcificate; l’orizzonte del padre si è invece fermato a una finestra d’ospedale.

«Il primo mese è stato in coma al Niguarda di Milano, poi è stato trasferito in una struttura bergamasca, specializzata nella riabilitazione, perché è rimasto paralizzato. Nessuno sa quanto ci vorrà perché si riprenda del tutto», a fatica Adriano dà il bollettino medico. Cinque giorni fa, il 7 maggio, tutti i parenti erano in quella stanza a festeggiare il 73° compleanno del capofamiglia.

«Ci hanno rovinato la vita. È stato un choc enorme, ci vorrà del tempo per smaltirlo. Tanto tempo», ammette Adriano. Che però non si dà per vinto. A incoraggiarlo la comunità di Cividate. «Il paese ci è sempre stato vicino (nella foto una manifestazione di vicinanza, ndr). Dal prete al panettiere ci chiedono tutti sempre come stiamo, ci danno la forza per andare avanti». Così Adriano - che già siede in Consiglio comunale con la delega al Commercio - il 31 maggio ci riprova, «e questa volta con ancora più convinzione e motivazione, perché ce n’è da fare».

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