Grassobbio, travolse e uccise l’assessore
I giudici del Riesame: deve restare in cella

Il Tribunale del Riesame di Brescia conferma il carcere per Matteo Vitali , 43 anni, accusato della morte di Francesco Pavone, 57 anni, architetto e dirigente dell’Aler, travolto il 16 aprile a Grassobbio, dove era assessore all’Urbanistica.

Pavone, la vittima, era in sella a uno scooter e si era fermato a un incrocio per dare la precedenza. Da dietro era giunto Vitali, al volante di un furgone Citroen Jumper, che lo aveva travolto in pieno. L’investitore si era fermato, era sceso dal mezzo, ma poi era risalito e si era allontanato. I testimoni avevano fotografato la targa. Vitali pochi chilometri più in là aveva provocato un altro incidente, in cui era rimasto leggermente ferito. Così gli agenti della polizia stradale erano riusciti a rintracciarlo e arrestarlo.

Il pm Dettori gli contesta l’omicidio colposo, l’omissione di soccorso e la fuga. Sul tavolo del pm dovrebbe arrivare presto anche l’esito degli esami del sangue, che diranno se al momento dei fatti fosse sotto effetto di droghe.

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