«Ho venduto la moto a Pagazzano
ma mi hanno dato un assegno falso»

L’appello su Facebook di un ragazzo di Cuneo vittima di una truffa perpetrata in rete.

«Mi ha rubato (eufemismo - ndr) la moto, aiutatemi a trovarlo». L’appello di Fabio Bosio sta facendo il giro di Facebook. Il ragazzo, residente in provincia di Cuneo ha diffuso il suo appello via social network. Più che un furto un’autentica truffa, quella che avrebbe subito: secondo la sua ricostruzione, dopo aver pubblicato su una rivista specializzata un annuncio per vendere la sua moto da cross, è stato contattato da una donna residente a Pagazzano, intenzionata ad acquistarla per il figlio, ma impossibilitata a recarsi in quel di Busca (Cuneo) dove il giovane risiede.

Alla fine, previo accordo e promessa di rimborso per il disturbo, è stato il Bosio a recarsi a Pagazzano, dove però all’indirizzo non ha trovato la donna, ma il figlio che gli ha consegnato un assegno circolare da 6.200 euro e la fotocopia della carta d’identità della madre. Una volta chiuso l’affare e tornato a Cuneo, il venditore ha scoperto che l’assegno era falso. Da qui la denuncia alle forze dell’ordine e la ricerca spasmodica su Facebook del truffatore, che il giovane avrebbe anche individuato. Così s’evince dalla lettura dei post , dove compare anche la copia della carta d’identità della (a questo punto presunta...) madre e dove in diverse persone sostengono di conoscere l’autore della truffa, che non sarebbe nuovo ad episodi del genere.

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